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ANNO III BARRE VERMONT, SABATO S APRILE 1905 Nuci. 14 nrkTW N- Y ferr- . - -zg Abbonamento annuo pei l'interno e per l'estero r,oo " semestre " " "0,50 I manoscritti non si restituiscono Redazione ed Amministrazione, P.O. Box I, Earre, Vt Ebdomadario anarchico di propaganda rivoluzionaria Venduti ancora? A proposito dello sciopero dei ferrovieri Abbiamo visto, i berrettoni del so cialismo ' pinzochera e scientifico ri nunziare, in omaggio al quieto vivere ed alla medaglietta, ad ogni soluzione socialista del problema ferroviario, ad ogni affermazione, nella contingenza grave ma eccezionalmente propizia, di partito di classe. Li vedremo ora, sulla scorta di una documentazione insospettabile, sulla scorta delle deliberazioni ufficiali del partito e dal Congresso di Bologna prevale nella direzione rei partito la corrente cosidetta rivoluzionaria convergere tutta la loro attività ed in fluenza a sacrificare le rivendicazioni essenzialmente ed esclusivamente eco nomiche dei ferrovieri ai calcoli poli tici e parlamentari non del partito ma di una losca geldra di arruffoni che delle rivendicazioni proletarie fa stra me alla sua torbida libidine d'ambi zione e d'arrivismo. ' . Parlino i fatti eloquenti e terribili, per sè, più d'ogni più amara diatriba: I delegati dei ferrovieri dovevano in un ultimo e decisivo convegno con cordare in Roma il 15 febbraio scorso, coi rappresentanti del governo i prov vedimenti che risolvendo un penoso stato d'indecisione e d'incertezza a vrebbero, dopo tanti anni di vana aspettazione, consacrato, soddisfacen dole, la legittimità delle loro domande. Ma al convegno in luogo dell'aspet tata é riparatrice giustizia intervenne audace la frode: Giovanni Giolitti al memoriale dei ferrovieri contrappose il nuovo progetto per l'esercizio fer roviario di Stato. Il quale progetto se in sostanza e tutta una trama bieca destinata a risolvere in un disastro l'esercizio ferroviario governativo, a far rimpiangere le Convenzioni infau ste ed a maturarne il sollecito ritorno provvido ai succhioni, ai banditi della finanza ed alle camorre burocratiche, dedica tuttavia ai ferrovieri una pre fazione melliflua ed una conclusione maramalda ed è come talé degno di un minuto, coscienzioso esame. Se la prima parte infatti del nuovo progetto di legge sull'esercizio ferro viario di Stato è tutto un inno all'ab negazione del personale alle cui aspi razioni si promette, nei limiti consen titi dal bilancio, un po' più di giusti ; zia, l'ultima demanda all'arbitrato obbligatorio dei lupi la' soluzione di ogni conflitto eventuale tra ferrovieri ed Amministrazione e commina le sanzioni più severe contro ogni ricor so a coalizioni od a scioperi del per sonale. Nel caso di controversie che non possano altrimenti appianarsi è prescritto il ricorso ad un collegio arbitrale, che si istituisce con tali garanzie da ispirare completa fiducia(!) di competenza ed imparzialità. Esso è com posto di un Consigliere di Stato, presidente, di un Consigliere della Corte di Cassazione di Roma, di un Consigliere della Corte dei Conti, di due rappresentanti dell'Ammini strazione ferroviaria, 'di due rappresentanti dei ferrovieri. L'imparzialità non può -a meno di esssere garantita da un tribunale ar bitrale in cui seggano contro due po veri straccioni i n rappresén tanz a dei ferrovieri, cinque alti papaveri soli dali e vigili nella tutela e nella difesa dei proprii privilegi di classe! "Art. 71. I capi, i promotori, gli orga nizzatori di un concerto fra tre o più persone, anche se estranee all'Amministrazione delle ferrovie dello Stato, che ha lo scopo . di ca gionare in tutte od in parte con atti positivi artificiosi o negativi la soppressione, l'interr ruzione o qualsiasi altro nocumento al ser vizio o di turbarne, la regolarità e la spedi tezza SONO PUNITI CON. LA DETENZIONE DA UNO A SEI MESI. "Se lo scopo è stato raggiunto la pena della detenzione è da sei mesi ad un anno. "I capi, i promotori, gli organizzatori che appartengono all'Amministrazione delle fer rovie di Stato SARANNO INOLTRE CANCEL LATI DAI RUOLI CON PERDITA DI OGNI DI RITTO COMPRESO QUELLO A PENSIONE O SUSSIDIO. "Gli altri agenti possono essere can cellati dai' ruoli con perdita di ogni diritto compreso quello a pensione o sussidio... con! la degradazione, con la proroga del termine normale per l'aumento dello stipendio o del la paga fino a sei mesi, traslochi discipli nari E ce n'è, davanzo per mostrare ai grulli che cercano nelle costituzioni e nelle leggi le guarantigie dei loro diritti come a queste guarentigie de corative quante effimere irridano pri mi e ferocemente coloro che ne sono depositarii, interpreti e custodi non appena spiri il venticello più lieve d'irrequietezza e di rivolta. 4? I ferrovieri rispondono, il 2 marzo, all'oscena provocazione con un appel lo, per referendum, allo sciopero ge nerale che come abbiamo già ricor dato fu in ogni parte d'Italia ed in ogni categoria del personale accla mato con 14,000 voti contro 3, 000 con trari ed 8,000 astenuti. L'atteggiamento del Governo, che è sempre il governo di Tanloneo e Castelluzzo, non isposta la questio ne, anche se l'aggrava e la complica. L'obbiettivo dell'agitazione è sempre essenzialmente economico: i ferrovieri, prima che si inauguri l'esercizio di Stato, vogliono sapere quale soddisfa zione sarà data ai loro reclami, quale assetto alle loro precarie condizioni; i ferrovieri vogliono riveduti ed unifi cati gli organici, abbreviati i termini delle promozioni, riduzione della tassa di ricchezza mobile, estensione dei sussidi vitalizii alle vedove ed agli, orfani, vogliono sopratutto che il go verno risolva in un modo o nell'altro la condizione loro fatta dall'ostinato cinismo con cui i pirati delle grandi Compagnie si sono per vent'anni bur lati di tutti gli impegni e di tutti gli oneri sanciti nelle Convenzioni del 1885 a prò' dèi personale. Lotta economica, caratteristica e decisa dunque a cui si apprestano ca ratteristici e terribili anche i mezzi di agitazione e di resistenza se come è nell'animo concorde dei ferrovieri le rivendicazioni agitate debbono trionfare collo sciopero generale re clamato a grande maggioranza da ogni più diversa categoria del personale: lotta economica caratteristica e decisa finché i ferrovieri memori delle ultime burle sanguinose, memori che della propria emancipazione i lavoratori debbono essere soli gli artefici, ripu diano le curatele interessate dei poli ticanti lenoni e bordellieri; finché nel l'agitazione non s'intrudono i Morga ri, i Bissolati, i Cabrini: finché la Di rezione del partito la direzione ri voluzionaria a fiancheggiare ed avvalorare l'azione parlamentare (1) non propone ai ferrovieri l'abbandono di tette le loro riven dilazioni economiche per concentrare i loro sforzi nella lotta contro i provvedimenti politici del go verno, e di riservare la loro resistenza soltanto pel caso in cai fallisca l'azione parlamentare (2). Hntrando gli arruffoni l'azione eco nomica cede il campo all'opportuni smo politico, la sincerità se ne va, e se ne. va con essa fugata dalle transa zioni e dai compromessi anche la vit toria. Lo vedremo nelle conclusioni del prossimo numero. G. Pimpino. Giù' la maschera! (1) Vedi Avanti! di Roma; 25 febbraio 1905. Nuul 2957. (2) Avanti! di Roma; 26 febbraio 1905. CONFESSIONI e DOCUMENTI Fotografie di Luisa Michel. Montate su elegantissimo cartoncino. Ogni copia SS Soldi. "Ai socialisti in buona fede' Y. ' ' In occasione della discussione, alla Camera francese, del bilancio del mi nistero della guerra e della legge sul la riduzione, a due anni, del servizio militare obbligatorio, i social-democratici, hanno fatto una lieve levata di scudi, contro l'aborrito militarismo. Il militarismo, è noto, è il più pos sente baluardo dietro il quale s'anni da la reazione, e di dove manda gli strali suoi velenosi al pensiero mo derno, sempre in marcia. E naturale, che anche in questa occasione,, la stampa reazionaria, al soldo decapi t&lìsmo, si sia mossa ed abbia tenfato di controbilanciare l'agitazione sal tuaria dei socialisti, tanto più che una sistematica propaganda antimilitari sta viene fatta ogni giorno, da ele menti libertari, nell'ambiente pretta mente operaio, ove acquista sempre nuovi aderenti e maggior terreno. Ma, a parte questo, è interessante notare come, la stampa borghese, col Tkmps in testa ha combattute le ar gomentazioni avanzate dai socialisti. Il Jaurès, è facile immaginarlo, ha dato, come suol dirsi, il LA socialista all'antimilitarismo sfoderato per l'oc- casione, ed il TEMPS,"in una serie di:, articoli, ha tentato di dimostrare una pretesa differenza esistente fra il Jau rès ed il Bebel, per quanto riguarda il problema militarista, e descrivere il primo come un nemico della Fran cia, un traditore, mentre il secondo, a detta del giornale borghese, sarebbe un vero patriota tedesco. Il Jaurès ri spose, dimostrando l'uniformità di idee e l'identità di propositi regnanti, fra lui ed il suo correligionario delia Germania. Il Bebel ha creduto bene intervenire in favore del Jaurès, e di chiarare che la stessa manovra hanno sempre adoperata contro di lui ì bor ghesi germanici. Ebbene, questo sistema polemico,, adoperato dai quotidiani della borghe sia dei due paesi, ha per noi un si gnificato interessante da rilevare. Es so è la conferma di quanfo andiamo affermando da lungo tempo, cioè che il partito social-democratico, colla sua tattica parlamentare, per "l'estensio ne, come dice Volmar, del potere po litico", ha finito col perdere di vista il socialismo, quello almeno preconiz zato da quella pleiade di pensatori che oggi vanno designati col nome di