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Cronaca sovversiva. [volume] (Barre, Vt.) 1903-1920, June 24, 1905, Image 1

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ANNO III
BARRE VERMONT, SABATO 24 GIUGNO iqo.s
Nura. 25
Ebdomadario anarchico di propaganda rivoluzionaria
Ut redeai miserìs abeat fortuna superbis !
Abbonamento annuo per l' interno e per 1 estero, $1.00
semestre 44 , 4" " " .50
I manoscritti non si restituiscono
Redazione ed Amministrazione, P. O. Box I , Barre, Vt
La Giustizia
"s. - - . y .
e la morale
Malgrado una infinità di esempi di
fatto, che si susseguono continua
nuamente come per spazzare tante
utopie e tanti pregiudizii, parevi sia
no ancora nove decimi, fra i popoli
còsidetti civili, che conservano sempre
le più assurde utopie, i più cretini
preconcetti, le più false fedi. Ma vi è
di più: fra coloro che una certa istru
zione dovrebbe rendere capaci di ve
dere chiaramente le cose sotto il loro
aspetto reale, è raro trovare l'uno per
mille che non faccia tutti gli sforzi '
possibili per guardare attraverso le
lenti delle vecchie credenze. .
Così ogni volta che un fatto viene
ad urtare contro le utopie inveterate
e difese, coloro che degli altri dovreb-
Viit-rt tic c n-Ck rvrùror)fi o ircxrA ari r rrm
piersi, rimangono meravigliati e si
mettono le mani nei capegli, desolati
e disorientati.'
Ci vuole veramente una dose di in
genuità non indifferente per credere
ancora che la giustizia e la moralità
possano uscire da un tribunale qual
siasi, limpide e serene.
v Un povero ignorante che .non ha
mai spinto lo sguardo al di là dei suoi
monti e non ha mai sentito altro che
il belato delle sue pecore e la voce del
suo parroco, è scusabile se ci crede;
ma della gente che ha fatto tante
scuole, legge tanti giornali, vede tanti
fatti, deve essere incretinita o gesui
tica per crederci ancora; di qui non si
esce.
Volete che degli individui che sono
pagati dal governo, il quale spilla i
quattrini ai lavoratori colla violenza,
possano avere il senso della giustizia
e della moralità e possano condanna
re chi esercita la violenza per conto del
governo che li paga, e assolvere chi
smaschera l'immoralità di qualcuno
dei tanti che vivono della corruzione,
dalla quale il governo trae la forza
per sorreggersi e per dominare?
Il giudice giusto, il giudice morale!
E lo stesso di dire il ladro galantuo
mo, il ruffiano onorato.
I giudici emanano la giustizia se
condo è scritta' nei codici e i codici
lasciano tutto il campo per condan
nare gli innocenti e assolvere i delin
quenti. Anzi sono fatti apposta per
violare la giustizia, la moralità, il
senso comune.
Se poi i codici facessero difetto, c'è
la volontà di chi comanda e paga i
giudici, c'è l'elasticità della loro co
scienza, pronta a fare il resto.
Perchè se un uomo ha un po' di
senso di giustizia e di morale, non
accetterà mai di giudicare i suoi si
bili, di condannarli, di essere il loro
boia, il loro aguzzino per un tanto al
mese. Bgli sa che i quattrini con cui
lo si paga, sono il frutto di lavoratori
onesti, buoni e troppo pazienti. Sa che
a questi lavoratori non è lasciato quasi
nulla di quanto producono colle loro
fatiche, per cui soffrono la miseria e
la fame; sa che sono gli oziosi che go
dono il frutto di tanti stenti, che sono
dei furbi e dei malvagi coloro che
spogliano i lavoratori col pretesto di
governarli e di difenderli, e lui, il
giudice, si mette dalla parte di coloro
che non fanno nulla e pretendono
tutto, si mette al servizio di coloro
che spogliano 'i lavoratori, per aiutarli
nella spogliazione e per ricevere la
sua parte di bottino.
Possono essere della gente giusta e
della gente morale codesti giudici?
No! il giudice pagato col denaro
estorto è un complice, un sicario del
potere che opprime il popolo e non
potrà che sentenziare da sicario. t Se
osasse fare diversamente, ci andrebbe
di mezzo la sua carriera, e la carriera
di un giudice vale - secondo la sua
moralità la vita di migliaia di gen
te onesta.
Ala non vedete con quale serenità,
o per meglio dire, con quale cinismo
un giudice torna a casa dopo aver
esercitato il suo mestiere in tribunale?
Egli sa ché condannando tm di
sgraziato, magari colpevole secondo
la morale dei codici, non èil col
pevole che sopporterà la peggiore
condanna, ma i suoi figli, la sua spo
sa, e magari i,suo genitori innocenti.
Perchè il condannato, sebbene chiu
so in carcere, avrà un cattivo cibo sì,
ma si ciberà, mentre la famiglia sua
resterà fuori, colla libertà di morir
di fame. H nessuno si commuoverà
della loro sventura, perchè il pregiu
dizio, seminato dai dirigenti, colpisce
e disonora anche i congiunti del di
sgraziato che il giudice condanna.
Ala questo signor giudice non ci
pensa, egli abbraccia egualmente i
figli suoi, va a tavola col miglior ap
petito, tranquillamente si riempe il
pancione' e dopo va al caffè o al club
a giuocare o a fare della maldicenza,
se non ha da visitare qualche sgual
drina. ' I tribunali sono composti da questi
soggetti, da questa gente senza scru
poli, che ha il triste coraggio di farsi
pagare per emanare delle sentenze,
che anche quando hanno l'apparenza
di essere giuste, sono delle iniquità.
E da questi antri di corruzione, da
questi ricettacoli di abbietti e di vili,
da queste officine di torture a cui si
dà il nome di tribunali, tanta gente si
aspetta che possano sortire la. giu
stizia e la moralità.
Oh gente cieca!
Se per, un miracolo, che nessun
taumaturgo opererà mai, qualche trij
bunalè fosse purificato dall'atmosfera
guasta che vi domina, e le coscienze
dei sìioi giudici lavate dalla putredine
che - le circonda, questi dovrebbero
aprire subito un processo contro chi
ha fatto e fa le leggi, contro chi le
firma, e chi le divulga, le impone e le
applica; contro chi, in base a tali leg
gi, dissangua ed opprime la classe la
voratricej contro i detentori della ric
chezza e lo Stato che li difende.
Allora sarebbero i governanti, i ca
pitalisti e tutti i loro manutengoli
che comparirebbero davanti la giusti
stizia, e allora, i giudici, dovrebbero
condannare, coi delinquenti proces
sati, anche essi stessi complici neces
sarii. Fin che non succede questo mira
colo, dai tribunali non uscirà che l'in
giustizia, l'immoralità, l'iniquità, la
violenza.
Ma il miracolo che non si opererà
mai in nessuna aula di tribunale, si
opererà fuori, nelle piazze e nei cam
pi, fuori, sotto il sole fecondo e all'a
ria pura, e saranno i lavoratori che
faranno giustizia.
Essi, i violentati, i derubati, gli as
sassinati dalla classe privilegiata,
sorgeranno un giorno, forti del loro
diritto, e faranno giustizia vera e rea
le, spazzando tutti i privilegi e 'tutte,
le corruzioni.
Solo essi, i lavoratori, possono ema
nare la sentenza GIUSTA e morale e
dopo quella, non vi sarà più bisogno
di sentenziare, perchè i fattori del
l'ingiustizia e dell'immoralità il
capitalismo e lo Stato saranno eli
minati dalla societè basata sulla soli
darietà e sul diritto di tutti.
Ma fino ad allora, ogni sentenza
che uscirà dai tribunali, sarà sempre
una condanna inflitta alla giustizia e
allu moralità.
Aspettiamo dunque l'ora della giu
stizia sociale!
Felix.
Reazione e dinamite
A A
Sjg? TyS Sjg?
Parecchi compagni ci hanno già in
dirizzato, altri promettono di man
darci l'importo delle sottoscrizioni
Pro Tipografia Grido della Folla.
È regola elementare di amministra
zione che i denari sieno spediti a chi
li chiede, ed è anche una norma ele
mentare di stima e di rispetto a cui i
sottoscrittori farebbero bene unifor
marsi. E noi saremmo loro tanto più grati
che toglierebbero a noi un'eccesso di
lavoro ed una responsabilità non am
bita, toglierebbero al buon successo
dell'iniziativa il pericolo di ritardi e di
disguidi. "
-. L 'Amministratore.
La bomba (o le bombe) disgraziata
della via Rohari, in Parigi, ha solle
vato un vero putiferio in seno alla
stampa borghese e socialista.
Si vuol trovare ad ogni costo un
capro espiatorio, una vittima, che pa
ghi l'audacia di coloro che al 31 mag
gio scorso osarono tentare ai giorni
di Alfonso XIII, l'immondo quanto
prematuro torturatore' dei lavoratori
spagnùoli.
Carlo Malato, Pedro Vallina, Fir
min Pallacio, Navarro, Bernard Har
vey sono gli arrestati principalmente
accusati di complicità nell'attentato,
senza contare gli altri più di cin
quanta, in gran parte italiani, arre
stati in prevenzione di una espulsione,
il lanciatore della bomba è irreperi
bile.... ma la polizia lo insegue, dico
no i giornali, e presto saprà condurlo
dinanzi al giudice Leydet, incaricato
dell'istruzione del fatto, il quale lo,,
aspetta ansioso per sottoporlo ad un
primo interrogatorio.... Però, se giu
sta è l'informazione appena arrivata
ci, Alessandro Ferras, il temuto per
sonaggio attivamente ricercato, il cui
nome si legge ora su tutti i. giornali,
sarebbe morto fino dal 1904, in Barcel
lona. Un nuovo e grande fiasco per la
solerte quanto intelligente polizia in
ternazionale. Intanto i fogli quotidiani si riem
pieno di notizie e d'informazioni le
più contradditorie, le più banali, le
quali mostrano solo quanto sia gran
de in loro lo spirito romanzesco e la
vigliaccheria che sorge dalla paura;
il ricordo dell'odissea ravascioliana ri
torna loro alla mente, li fa fremere di
paura e di rabbia impotente; e nella
paura e nella rabbia lasciano intrav
vederé il loro animo basso e servile,
verso coloro che siedono al potere e
che ' tiran i fili della barracca poli
ziesca. Guerra all'anarchismo! è il loro
grido, rauco e sinistro di corvi asse
tati di sangue ed odoranti con gioia
torva l'odore acre della ghigliottina.
Desiderio vano; l'anarchismo, il quale
trova la sua ragione d'essere nelle con
dizioni della vita moderna, e la giu
stificazione dei suoi atti nella ferocia
dell'organizzazione borghese, non sa
rà certo estirpato, nè per volontà di
monarca, nè per desiderio di una clas
se; esso è un sistema filosofico risul
tante dai più recenti postulati della
scienza, è un ideale che abborrendo
le inique disugaglianze sociali, tende
alla costituzione di una società libera
fra uomini liberi, ove siano bandite
per sempre le ineguaglianze sociali,
in una parola: è la negazione di ogni

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