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CRONACA SOVVERSIVA Che cosV il Partito Socialista ? IO dice Arturo Labriola a Giorgio Pleckanoff il Marx dice anche, in una intervista pubblicata sul Volakstaat del 1869, che per compiere il loro ufficio, i sindacati "non debbono dipendere da nessun, partito''. Do ve, dunque, come nei caso della confedera zione italiana del lavoro, il sindacato si po ne al servizio di un partitucolo di piccoli politicanti borghesucci imbellettati socialisti .cessa il suo ufficio di classe e avanza soltan to il compromesso con 'momenti della ric chezza borghese. Ma anche in questo caso la vendetta è vicina, perchè "nell'ora che mostra il dissidio fra il partito e la classe, l'organizzazione sindacale, sia pure tra tri boli e dolori, ripiglia la sua fìsonomia di classe e si separa bruscamente dal partito lasciando in asso i propri dirigenti. Del re sto, l'esperienza di un paese così profonda mente pervertito come l'Italia dagli intrighi delle fazione e clientele politiche e roso dal la corruzione amministrativa anche dove meno la favola lo sospetta; ha p&ca impor tanza per la stotia del socialismo, il quale si svolge pienamente solo dove la società capitalistica tocca i vertici del proprio svi luppo. Della' farsa socialistica italiana ci compensa lo spettacolo delle Trades Unions passate al socialismo spontaneo della lotta di classe, proprio nel momento in cui la per dita del monopolio industriale avverte l'In ghilterra che i fati del capitalismo sonò vicini. A raccogliere l'eredità del capitalismo nou può esser destinato che il sindacalismo, cioè l'organizzazione tecnica degli uomini del lavoro che conoscono le dure esigenze del lavoro e le necessità organiche della produzione. Come il trasferimento della proprietà capitalistica dai capitalisti privati ai lavoratori associati si compirà, noi non sappiamo, e non ha importanza per il mo menfo attuale. Il sindacalismo non è una nuova ricetta per le marmitte dell'avvenire, ma la previsione d'una società organizzata sulla base del puro vincolo economico, in maniera da escludere dall'azienda ogni por sesso non legato ad alcun lavoro, ogni d: rezione non riconducibile alle necessità - lo giche ed oggettive dello stesso processo eco nomico; quelle necessità logiche ed ogget ti ve che impongono ad un'orchestra un di rettore, ad un. corpo di soldati l'ufficiale, ma che non possono mai riprodurre il tipo etico e giuridico del padrone. Il '.'partito" che ci può a tutto questo ? Esso non partorisce che oratori e scritt ri non uomini tecnici e lavoratori produttivi, Rsso ci dà Giorgio Plelcanoff, un signore .pieno d'indulgenza per i suoi alti lumi, e pieno di disprezzo per la mediocrità dei si ni ili suoi, cioè tutto impastato di vanità letteraria e di orgoglio politico mal contenu to : il tipo classico cresciuto sul terreno del parassitismo intellettuale, che per una cu riosa deformazione dei valori sociali, mette al primo posto il sapere e la cultura lette- raria, sia pure mistiflicata dalla'più indegna ciarlataneria. Predicare a questa gente l'im- potenza del partito, significa compromette re tutte le speranze che esi-ihani:o nutrito. 1) Il loro ideale è una società giudicata dal li "ragione" e la "ragione" sono essi, i padreterni della democrazia sociale. La rivoluzione sociale che essi meditano è un certo pasticcio che tolga il dominio a chi lo possiede per tradizione, forza o ric chezza e lo trasmette ai colti e dotti uomini della democrazia sociale, possessori di una scienza semplice, sicura e universale, come si sarà' visto dal caso del signor Plekanoff. Dio ti salvi dagli odi dei letterati ! E io ne ho fatto l'esperienza. Il caso avendo aiutato la diffusione di un mio libèrcolo di sindaca . lismo,' ho" dovuto scontare amaramente il peccafòV'sòiìó sta to' costretto a scrivere, scri vere, scrìvere', per provare che cosa? Che il signor Plekanoff non conosce uè la decenza letteraria, nè l'uso degli strumenti logici. Una fatica, a dir la verità, che avrà scom pisciato proprio il mio degno avversario, il quale deve conoscersi sufficientemente bene! Ma per il lettore u' è venuto fuori anche un altro insegnamento ed è l'abisso che se para la democrazia sociale dal sindacai sino. La democrazia sociale è l'ultimo partito horghese a cui sarà commessa la difesa dei Li società capitalistica. I sindacalisti devo no mettersi in testa questa verità e serbarla per tutti i futuri rapporti che essi potranno essere costretti ad avere col partito sociali sta ufficiale. Questo deve decidersi a ricono scere sè s esso c me un puro partito di ri vendicazioni legali per il proletariato, sulla base della società esistente, "non come un partito anticapitalistico. Le speranze speci fiche del proletariato e lo strumento parti colare della sua azione è e resta il Sindaca to di mestiere, da mantener ben distin o dallo stesso partito socialista. Arturo Labriola. t) E' scritto per Pleckanoff ir a pare indirizzato a quella vescica gonfia di boria che è l'ineffabila direttore del "Proletario". N. D. R. Giustizia Russa Parlare di giustizia Russa è come parlare di corda in casa dell'impiccato. Neil' un ca so e nell'altro la giustizia e la corda, non sì presentano che come l'indice terribile della vendetta organizzata al servizio della più turpe delle caste. Le apparenze sole e non sempre, si vogliono salvare in omaggio al codice. Un telegramma che vogliamo mettere sott'occhio dei nostri, è apparso in questi giorni fra le notizie diverse di qualche gran de giornale. Eccolo. "La guardia campestre Semen Lichansky assassinò il 15 marzo ultimo, il contadino Paòlo Demba. incontrato sulla via del vil laggio Niemeze; due altri contadini, Berr e Kaler, che vollero interporsi fra i conten denti, furono pure gravemente feriti dalla guardia campestre. "Il consiglio di guerra di Lodz, dopo a- ver condannato, per questo fatto, il Lichan sky alla pena d; molte per impiccagiore , firmò nello stesso tempo un ricorso di gra zia in favore del condannato. Il governatore generale militare Kazuakov ha in seguito commutato la pena capitale del Lichansky in quella di 30 giorni d'arresto". Se pensiamo che per atti di molto meno gravità centinaia, migliaia, di sudditi di Ni cola II vengono giornalmente internati nelle fortezze russe o nelle più inospitali plaghe della Siberia, quando non vengono adirittu- ra mandati a morire - sul patibolo' previo processo puramente formale, l'atto di cle menza del governatore Kaznakov, il quale non cela per nulla lo spirito suo di favoriti smo che l'informa, ci appare di un contra sto assai stridente colla procedura abituale nell'Impero moscovita. E il contrasto viene spiegato specialmente più che dalla natura del delitto, dalla qua lità del delinquente. Un operaio uccide un soldato, un rappresentante il potere dello czar, 'è tosto messo a morte ed assassinato; unsoldato, un rappresentante il potere del lo czar, uccide un operaio, viene condanna to, ciò che non accade sempre, e subito gra ziato. Cosa potrebbe indicarci meglio di' questi minimi fatti lo stato attuale della Russia ? Non valgono essi a provarci la ferocia della lotta che laggiù si sta combattendo fra il popolo e il potere ? Ma la condanna di Semen Lichansky e la conseguente sua grazia, ci suggerisce altre ben tristi riflessioni. Esuliamo dall'Impero di Nicola II, veniamo alle monarchie, alle repubbliche occidentali, all'Unione nord-a- mericana. Qui i Lichansky non sono meno numerosi che in Russia, per quanto la si tuazione politica non sia come in essa ri- dotta ad un corpo a corpo grandioso ad un duello a morte; non passa mese, settimana e giorno senza che il sangue proletario non venga versato in olocausto al dio feroce del capitale. Ma quello che non si vede mai si è la condanna di uri qualsiasi funzionario as sassino. Si vedono invece premiati, enco miati, elargiti di danaro i Centenni o gli sgherri.che ultimamente trucidarono a Ro ma degli operai. In Russia, paese barbaro, meno civilizza to, il culto del codice esiste tuttora e le ap parenze della legalità, della giustizia voglio no essere salvate! Nelle monarchie, nelle re pubbliche occidentali, il codice , non com muove più nè esaspera le incartapccorite coscienze dei magistrati; inciviliti (lo dico no essi almeno) educati a scuola meno bar bara, poco si imbarazzano dei veli delle ap parenze e mostrano sfacciatamente, lenoni impenitenti, al pubblico i fianchi impudici della Messalina data in loro custodia. Giustizia Russa ? Giustizia occidentale ? No ! Barbarie ! Lo Zio Virgilio. Finalmegte! In seguito alla insistente agitazio ne mantenuta viva dagli elementi mi gliori di Spagna è di altri paesi, dopo la liberazione di Ferrer, si può oggi segnalare anche la liberazione di Na- kens, Ibarra e Matha. Come è noto, Ferrér,Nakens, Ibar ra ed i coniugi Matha, furono arre stati il 30 maggio 1905 e condannati complessivamente a parecchi dozzine d'anni di carcere, quali favoreggiatori di Mateo Morrai, il compagno nostro che il 29 maggio 1905, attentò la vita dei reali Spagna. Il processo, fatto contro gli attuali liberandi non rivelò contro gli impu tati alcun fatto preciso di colpabilità; non di meno essi furono condannati a pene severe perchè così volle il po tere reazionario spagnuolo, pèrchè così pretesero i gesuiti annidati at torno al trono di re Alfonso. La libertà, concessa ai prigionieri in occasione dell'anniversario della nascita del principe delle Asturie, va salutata ora come una nuova vittoria del pensiero libero contro la tiranni de, della luce contro le' tenebre. - , , U. VENTANNI d 'eccidi i proletari! 1890 - 21 Maggio 1890 Conselice : 3 operai morti e una ventina feriti. 1893 20 genn 1893 Caltavuturo: 8 morti, 8 feriti. 17 1893 dicembre Monreale : 45 proletari feriti. . 25 dicembre 1 893 Lercara : 6 proleta ri morti e 30 feriti. 1894 1 gennaio 1894 Pietra perzia : 8 prole tari morti, vari feriti. 1 gennaio Giardinello : 5 proletari feriti. 3 Genn. Gibellina: 16 proletari morti e 5 feriti (inoltre un pretore linciato dalla folla. 3 genn, Marineo : 30 morti, 50 feriti. 4 genn. Santa Caterina Villarmosa: 10 morti, vari feriti. 8 genn. 1894 Ruvo : 4 proletari morti, 5 feriti. 9 genn. 1894 Co rato : 6 proletari mor ti. 12 feriti. 12 genn. 1894 Avenza : 2 carabinieri uccisi; 1 insorto ucciso, vari feriti. 16 genn. Carrara e vicinato : 9 insorti uccisi e 50 feriti. Febbraio 1804 Troina : 1 morto e 3 proletari feriti. Massa : 2 proletari morti - Serravezza : i proletario morto e parec chi feriti. - 1898 1898 28 aprile Modugno : 1 proletario morto, 3 feriti. 29 aprile Bagnacavallo : 20 feriti. 30 aprile - Minervino Murge : 1 prole tario morto, due borghesi uccisi per mano della folla. - 1 maggio S. Arcangelo di Romagna : 1 operaio morto. - 2 maggio Molfetta : 5 proletari morti, 48 feriti. . . 3 maggio Figline.: dove alcuni repub blicani s'impadroniscono dei fucili del tiro a segno e sparano un pò a caso. Risultato 2 cittadini ammazzati per sbaglio, un dele gato di pubblica sicurezza gravemente feri to; terribili condanne agli sparatori , chetro vansi ancora in carcere. - 4 maggio Firenze : Risultato . della protesti: 2 proletari morti, vari feriti. 5 maggio Torre .Annunziata: 5 feriti. Parma 1894 Parma : 2 operai feriti. 2 maggio Piacenza :. 2 morti e 4 feriti. 3 maggio Soresina : 2 morti e 3 feriti. 4 maggio Sestofiorentino: 4 morti 7 feriti 5 maggio Pavia: 1 morto, vari feriti. 6 maggio Livorno: 2 morti, vari feriti. 6 maggio Monza 13 morti, 11 feriti 8 maggio Napoli : 1 morto, vari feriti. 8 maggio S. Germano Vercellese : 2 morti, 2 feriti. 8 maggio Pontedera: 3 morti, vari feriti 10 maggio Pomigliano d'Arco : 5 feriti 10 maggio Novara : 5 feriti. 10 maggio Luino: 3 morti, 40 feriti. Maggio Novara: 5 operi feriti. 6-9 Milano : si fanno le barricate. Ri sultato : nessun morto nella truppa. I mor ti proletari sommano ad un numero varia mente calcolato, da 300 a 400. 1901 Berrà Ferrarese, 27 giugno 1901 (3 prò letari morti). Il primo dopo il 1898. 1902 Maggio 1902 Putignano : 1 operaio morto e 7 feriti. 5 agosto 1902 Cassano Murge (Puglia) un proletario morto, 4 feriti. 8 settembre 1902 Candela (Puglie): 5 proletari morti, 10 feriti. 10 ottobre 1902 Giarratanna (Sicilia): 2 proletari morti, 12 feriti un carabiniere ucciso. 1903 25 febbraio 1903 Petacciato (Molise) : 3 proletari morti, 30 feriti. 14 marzo 1903 Galatina (Puglia) :' 2 morti, 20 feriti. ' 21 maggio 1903 Pieve a Camaiore (To scana) : 3 proletari morti, 1 ferito. 31 Agosto 1903 Totre Annunziata (Napoletano) : 7 proletari morti, 40 feriti. 1904 7 maggio 1904 Cerignola (Puglia) : 4 proletari morti, 40 feriti. ' 4 settembre 1904 Buggerru (Sardegna) 3 proletari morti, 14 feriti. ' 13 settembre 1904 Castelluzzo (Sicilia) 1 proletario morto, 12 feriti 15 settembre 1904 Sestri Ponente : 2 proletari morti, 15 feriti. 17 settembre . Milano : 1 proletario uc ciso per mano d'un guardiano d'uno stabi limento industriale (assolto poi dalla Corte d'Assise). 17 settembre Budrio : 1 proletario uc ciso, 6 feriti 17 settembre Genova : 2 proletari mor ti, 50 feriti. 17 settembre Torino: 1 proletario morto, vari feriti. 18 dicembae 1904 Franca villa Font. (Puglia) : 1 riporto, vari feriti. 10 marzo 1905 S. Marco in Lamis (Puglia) : vari morti e feriti. 1 aprile 1905 Foggia: (Puglia) 3 mor ti, 15 feriti. 15 maggio S. Elpidio a Mare (Marche) 4 proletari morti, 2 feriti. 16 Agosto Grammichele (Sicilia) : 18 morti proletari, 200 feriti. 1905 Dicembre 1905 Taurisano : 2 operai morti e parecchi feriti. 12 dicembre Muro (Puglia) : 2 prole tari morti, 4 feriti. 1906 12 gennaio 1906 Scorrano (Puglia) : 2 proletari morti, 3 feriti. Aprile 1905 Calimera : 1 operaio mor to e 7 feriti. 12 maggio 1906 Cagliari : 2 proletari morti, 20 feriti. , Maggio 1906 Torino: 1 proletario morto e 6 feriti. Maggio Budrio : 1 operaio morto. Maggio Nebida : 6 operai morti e 20 feriti. 21 Maggio Gonnesa : 6 proletari mor ti, 20 feriti. 27 maggio Bonova: 1 proletario morto 27 maggio vniasalto : proletario mor to, 2 feriti. 24 maggio 1906 Benestare (Calabria) 1 morto, 8 feriti. 1907 Febbraio 1907 Firmo : 2 proletari morti e diversi feriti. Luglio Palermo : 1 operaio morto. Agosto Spezia.; 1 operaio morto e. 2 feriti. Agosto Parma : 2 operai morto e 1 ferito. Agosto Parma : 1 operaio ferito. Settembre Spinazzola : 2 operai mori i e parecchi feriti. Settembre Canosa : 1 operaio morto e 6 feriti.