Newspaper Page Text
ANIU VI. e ;fì f i t . ir 1-4 4 , a v- . f -v :v s : r ft it r . s v. i 1 i Entered anarchici Così tra i dieci giudici della Suprema Corte Federale, incerti, dubbiosi ed e gualmentè divisi (cinque contro cinque) il Presidente Jaeger ad ovviare che l'ac cusato trovasse in dubiis prò reo uno scampo alla forca, motivava il voto che doveva rinnegando le tradizioni demo cratiche della repubblica , il sacro diritto d'asilo garantito dalla costituzione e dai trattati, ogni più elementare norma di diritto pubblico decidere dell'estradizio ne di Vittorio Platauoff Vassiliew è con segnarlo al boia : Vittorio l'Jatanoff Vassilisvv. " Agli anarchici non bisogna concedere ne' tregua, ne' quartiere, mai! Non ne trovò difatti Vittorio Vassliew che i giannizzeri della repubblica Elveti ca hanno consegnato il 16 Luglio u. s. ai manigoldi del Piccold Padre. Premesso che l'articolo VI del trattato Russo-Svizzero del 1 73 (sempre in vi gore) e l'articolo 10 della Legge Federa le sull'estradizione escludono concorde mente in modo preciso ed esplicito,che le infrazioni politiche ed i delitti ad es se connessi possano dare luogo ad estra dizione, vediamo chi sia Vittorio Vassi liew, di quale delitto debba rispondere alla Corte Marziale di Kazan, e di quale vergogna la Repubblica Svizzera, con segnandolo al boia,- abbia macchiato la propiia bandiera e la propria storia. I lettori della Cronaca non hanno cer to dimenticato lo sciopero generale, scio pero di combattimento e non di sola pro testa, che nell'autunno del 1905 costrin se Nicola II alle prime capitolazioni, a largire cioè col suo manifesto del 17 ot tobre le prime guarantigie costituzionali, "l'inviolabilità della persona, la libertà di coscienza, di parola, di stampa, di riu nione e di associazione (1); e ricorderan no ancora senza alcun dubbio la selvag gia rivincita che della mortificazione in flitta dal proletario in rivolta dell'auto crazia agonizzante tolsero , briachi di rabbia e di sangue, i sostenitori dell'an tico regime capitanati dal Trepoff , e le stragi infinite ed impunite onde i Kou . ligans, armati e protetti dalla polizia, in sanguinarono le città e le campagne della Russia in convulsione. Tra i più scellerati organizzatori di carneficine e di pogroms era il Kandàu row, prefetto di polizia a Pensa, nel di stretto di ' Kazan, un manigoldo feroce dinnanzi al quale non trovavano grazia nè età nè sesso, e nelle casamatte di Pen sa le quali videro orrori ed infamie ignoti alle secrete ed ai famuli della San ta nquisizione seppelliva colla stessa rabbia cannibalesca vecchi e bimbi, spo se madri e fanciulle; e le vittime non consegnava al boia ed al capestro avanti che su di esse non avessero i suoi cosac chi sfogato la sacrilega libidine bestiale. ÌÌW t I l i Jlv-t. .- ; U'i 1 B ìli M À Li T Àgli r L0 L-r; i3ii,;w 3swk MmBm as second-class matter July 3rd, 1903 a the ne ne Kandaurow ! era un nome che nessuno pronunziava ad alta voce, che si bisbi gliava da orecch o ad orecchino, da cuore a cuore, coll'occhio smarrito, nell'inti mità vigile e guardinga delle case violate,, e sulle labbra gelava voti e maledizioni. Così fu per tut :a la provincia di Pensa, per tutto il distretto di Ka.an giórno dL pazza gioia il 26 Gennaio del 1906 quando di casa in casa, di borgo in bor go, corse la notizia che un giovane di vent'anni, uno studertì, mi nobile , ave va atteso sulla pubblica via il Kandau row e d'un colpo di rivoltella l'aveva ro vesciato fuori della slitta, esanime, sul lastrico. . Fu in tutti i cuori il sospiro largo, tan ti anni tra i singulti ratteuuto, della li berazione, la stesso sospiro', lo stesso in no di giubilo che il leggendario arciere d1 Burglen, strappava or souo giusto sei se coli, ai petti vellosi dei tuoi montanari dell'Uri la mattina che dalla scogliera di Kussnacht faceva della freccia implaca bile, giustizia del feroce balivo. Perchè il nuovo Teli, il giovane efebo che per le vie di Pensa il 26 Gennaio 1906 faceva storia viva la più gloriosa fra le tue leggende, o libera Elvezia Repubbli cana, era Vittorio Platauoff Vassiliew, il giovane ventenne che ieri hai consegnato ai manigoldi dello czar ed al capestro. ì$ quello del Vassiliew un delitto co mune che in forza dei trattati pendenti faccia obbligo alla Svizzera di consegnar ne alle autorità russe il colpevole, od una infrazione politica, un delitto politico per cui leggi e trattati vigenti neghino ic modo formale ed esplicito, concordemen te, l'estradizione ? Vittorio Vassiliew investito subito fe rocemente dai cosacchi della scorta, at terrato, flagellato da colpi di nagaika, martellato e col calcio delle rivoltelle sul le braccia, sulla testa, sul petto, fu arre stato, incatenato e tradotto, agonizzante quasi, alle carceri della città con ordi nanza 26 Gennaio stesso del giudice i- Itrnttore di Pensa che lo metteva a di sposizione dell'autorità giudiziaria com petente. Vigendo nel distretto di Kazan la leg ge marziale il Ministro dell'Interno Dur- novo ordinava pochi giorni di poi cte Vittorio Vassiliew fosse detento alla Corte Marziale di Kazan, sezione ambu lante di Pensa, per rispondere dei reati previsti dagli articoli 126 (affiliazione ad un'associazione diretta a rovesciar vio lentemente l'ordine costituito) e 1453 del Codice penale (assassinio), ed articolo 279 libro XXII dei regolamenti militari (pena di morte e perpetua privazione di ogni diritto civile e politico) 11 processo s'iniziò infatti dinnanzi al Tribunale- Militare il 25 Febbraio cces sivo ma Vassiliew gemeva per le per cosse ricevute all'atto dell'arresto e pei maltrattamenti subiti in carcere in tali disperate condizioni di salute che il Tri bunale, pur composto dei peggiori lan. zichenecchi dell'ordine, dovette ordinare il rinvio dell'accusato all'ospedale milita re di Kazan, e sospendere il dibattimento. Dall'ospedale Vittorio Vassiliew evase riparando in Finlandia prima, poi in E gitto e da ultimo, braccheggiato inces saatemente dalla polizia moscovita, in Isvizzera, a Ginevra, dove il 22 Febbraio di quest'anno fu arrestato . Ma al processoci Pensa l'atto d'ac cusa era stato letto e notificato all'accu sato, e noi possiamo riprodurne qui la parte essenziale documentando che le stesse autorità'russe hanno sempre rico- tregua BARKfci VERMONT, SABATO 15 ACOSTO post - office at Harre. Vermont under Act of Congress quartiere mai! nosciuto il carattere politico dell'atto del Vassiliew; che come tale l'atto del Vassiliew non poteva essere oggetto di estradizione; che l'estradizione del Vas siliew alla Russia da parte delle autorità elvetiche è stato atto di svergognata e di vilissima prostituzione. Ecco il documento : "Appare dalle ordinanze del Capo della Direzione Generale delle Corti Mar ziali in data 1 Febbraio 1S09 No. 149 "che il Ministero dell'Interno, in virtù "dei paragrafi uno e due dell'articolo "diciassette del regolamento sulle misti- "re da adottarsi per la salvaguardia del l'ordine nello Stato e della tranquillità "pubblica, ha giudicato necessario tra- 'smettere la presente causa alla compe tenza del Consiglio di Guerra, perchè 'quest'ultimo giudichi l'accusato, appar 'tenente alla nobiltà, Vittorio Vassiliew 'per l'assassinio del prefetto di polizia Kandaurow secondo le leggi vigenti in 'tempo di guerra; "In conseguenza di quanto si è sopra "detto H nobile Vittorio Platanoff Vas- 'silievv, di anni 20, e' accusato in quanto appartiene all'organizzazione di combattimento del partito sociali sta rivoluzionario, la quale mira alla 'distruzione dell'attuale forma di go verni ui avere ui concerto con aiir membri del detto partito, premeditato ' .4 : : . r r i a ui assassinate 11 f-reieno ui fouzia ai 'Pensa signor Kandawrow per atti da qucsi uiLiinu tompmu neii esercizio 'delle suef unzioVii." L'atto d'accusa emanato dai tribunali giberna dello czar qualificano quindi giu- ridicamente come un reato politico l'uc- cisione del prefetto di polizia Kandawrow perpetrata dal Vassiliew, in quanto ap parteneva all'orgauizazione di combatti mento del partito socialista rivoluziona rio rus o. Ma all'ultimo dibattimento dinanzi la Suprema Corte Federale Elvetica emer sero altre circostanze non meno decisive. Fu assunto da testimonianze giurate che Vittorio Vassiliew apparteneva al distac camento volante dell'organizzazione di combattimento di Pensa; fu provato che Vittorio Vassiliew aveva semplicemente eseguito una sentenza di morte pronun ciata contro Kandawrow dal Comitato Rivoluzionario di Pensa; e con documen- ti ufficjan del governo russo si raggiunse non meno decisiva la prova éhe tutto il distretto di Kazan, che tutta la Russia erano nel Gennaio 1096, all'epoca dell'at tentato Vassiliew, in piena insurrezione. All'evidenza dei fatti dovettero arren dersi non solo i giudici Picot, Reichel, Soldati, ma lo stesso relatore Monnier il quaie pronunciandosi contro l'estradizio- ne provò che per ritenere Vassiliew un 'delinquente comune bisognava non sol tanto spogliarlo dalla sua qualità di so cialista rivoluzionario, ma bisognava an. cora non tener conto dell'atto d'accusa eretto dalle autorità russe. Ma cinque giudici smaniosi di prosti tuire la Repubblica Elvetica alla libidine omicida dì Nicola II votarono per l'estra dizione, ed il Presidente Jaeger nell'incer ta bilancia della giustizia ha buttato "al lora i suoi furori senili il suo misonei smo idrofobo, il suo voto per la 'forca. Perchè, illudersi sarebbe follia : la Svizzera repubblicana non ha consegnato ai magistrati russi un imputato perchè lo giudfc'hino, ha consegnato una vitti-' ma pura al boia dello czar perchè ne faccia l'ultimo strazio. Agli anarchici non bisogna , dar tre gua ne' quartiere, mai! 1908 of M arch 3rd, 1S79. S. BoTTEtU. Publisher. E sta bene: ma la Svizzera che fu già terra sacra "d'asilo ai profughi di tutte le patrie, ai pionieri indocili della verità, della giustizia, della libertà per seguitate, scende con l'infamia in fronte ad un livello d'abbiezione che le nazioni occidentali, le tenaci monarchie di diritto divino, che neppure la Russia autocrati ca degli czar seminelvaggi ha saputo at tingere mai. Perchè se la Francia ricusò l'estradi zione di Hartmann che aveva attentato alla vita dello czar Alessandro II; se la Svezia ricusò l'estradizione di Tcherniack che aveva attentato alla vita del primo ministro Stolypine; se l'Italia rifiutò l'e stradizione di Gotz implicato nell'esecu zione del ministro Scipiagnine e nell'at tentato contro Von Plehwe; se l'Inghil terra negò l'estradizione di Castioni ac cusato dell'uccisione del Consigliere Fe derale Rossi; se l'Austria rifiutò l'estra dizione di Wanda Krasnielska che aveva attentato al governatore generale della Polonia anche la Russia , la Russia ' autocratica degli czars, la Russia Santa del Sinodo ha avuto il suo glorioso quar to d'ora d'ossequio alla tolleranza civile ed alla libertà perseguitata, quando dopo gli eccidi del Maggio 1871 alle jene re pubblicane del 4 Settembre negò l'estra dizione dei comunalisti sfuggiti alle mi tragliatrici di Satorye del Pére Lachaise! E al di sotto della Russia autocratica la repubblica Elvetica che alla Russia vende Vittorio Vassiliew come le . aveva un giorno non remoto venduto Net chaieff come or sono pochi anni aveva venduto Sbarbaro alla polizia italiana. Ma l'incidente esorbita dai gretti con fini di una povera questione di dignità nazionale; è un episodio sanguinoso del l'aspra lotta , dell'eterno duello che si combatte tra il passato e l'avvenire, tra gli unti del signore ed i ribelli figli della gleba, tra autorità e libertà, tra l'ordine che tramonta e la rivoluzione che al beggia. ' Repubblica o monarchia, il governo non fu mai che la menzogna , il servag gio, la vergogna; ed ha ragione il Presi dente Jaeger, l'umile fornitore del boia dello czar: ne' tregua ne' quartiere, mai! In alto i cuori gli odii le braccia, le armi, iloti ! Ai 0trni borghes5, quale che sia la menzogna costituzionale onde si avvol gono ne' tregua ne' quartiere, mai 1 G. PlMPINO. ? Condannata, espulsa I lettori che vanno leggendo le note di cronaca, che pubblichiamo sullo s io pero del parmense non hanno dimentica to sicuramente l'arresto della signora Sorgue, la nota sindacalista francese, ar restata a Milano in seguito ad un comi zio tenuto in occasione dell'arrivo di figli di scioperanti, il 28 maggio u. s. L'accusa che pesava contro la fcorgue era d'eccitamento al regicidio, per avere essa secondo l'accusa detto : pour livrer madame Rygier il faut trouver un autre Bresci." (1) Venuto il processo (12 Luglio), Sor gue davanti la Corte d'Assise di Milano smentì l'accusa, negando d'aver pronun ciato le parole che le venivano imputate esclamando : "Soltanto un agente pro vocatore può aver pensato di mettermi in bocca simili parole ! il suggerire "il regi cidio è un'infamia solo possibile all'es sere più vile, all'agente provocatore. Piuttosto che sacrificare un'altra vita, la mia sono sempre disposta dare !" (2) I testi d'accusa,v naturalmente degli sbirri, confermarono , davsnti ai magi strati, i rapporti fatti dopo il Comizio del Vi v a X j r v 2S maggio, pur dichiarando di non cono sceie troppo la lingua francese. Anzi, 1 teste Rosa, tenente dei carabinieri-,, di chiarò di "non conoscere il francese, raa di aver perfettamente capita la fra-e daà gesti,-dalla voce, dai muscoli del viso dell'oratrice." Questo sbirro non potevi nella sua ignoranza fare una dichiara! ne più ridicola, più cattiva. Così cosne l'accusi non poteva esser più disgraziata volendo sostenere aver la o gite premia ziato una frase stupidamente erratìi. Ma,, chi può convincere gli sbirri di un erro re ? Souo talmente abituati a mentire Pe piti non sanno convincersi neppure eli una verità più evidente ! La signora Sourgue. Tuttavia , la Corte, malgrado l'insi stenza del pubblico ministero, prosciolse- l'imputata d'ali' accusa di eccitamento zM. regicidio e la condannò a 50 giorni d'ar resto per grida sediziose. Scontata la pena , la Sorgue fu espulsi dalla terra dei Savoia. E, si capisce! La monarchia iti I ana du veva una soddisfazione, fosse pur minifer ma, alla sbirraglia che assolda ! Questo fatto, non unico negli anna!S polizieschi, e per quanto comune', meritai qualcl e riflessione, oggi specialmente cher veiiamo i governi, i patriotici governi, stendersi la mano al di sopra delle fron tiere e formare una specie di alleanza contro gli elementi sovversivi. È la pati rà di perdere, in un .avvenire non lonta no, il trono che li unisce in un patto in fame, che li spinge agli atti i più ripro?--vevoli, più contrarii al vivere civile. Guerra ai sovversivi 1 pare essere ikZ grido di raccoglimento di tutte le-faziòcà reazionarie di tutti i paesi,e ad esso si at tengono. Così, mentre la Svizzera repubblicana.. consegna al boia di tutte le Russie il va loroso Vassiliev, mentre la corrotta e; sozza Germania dei Moltke e degli Et lemburg perseguita ferocemente i rivolu-r-zionari polacchi, mentre la Francia deS Clemenceau si trascina ai piedi di Nicolai II, l'Italia di Vittorio Emanuele III, di ment.'ci che deve essa pure la propiia in dipendenza all'opera energica , al sacrifì cio di migliaia di sovversivi, da Mazzini a Pisacane a Garibaldi a Ruffini ecc., ar resta, condanna, . espelle la sovversiva Sorgue, per soddisfare il livore criminale della poliziottaglia e la sete di vendetta degli agrari del parmense. C. (1) Per liberare la signora Rygier bisom trovare un altro Bresci. I poliziotti contrariamente all'opinione dea periti ed-alla buona lezione della lingua france se, hanno interpretato la parola livrer per lìbe Tire mentre che significa abbandonare, conse gnare. È questo l'errore che fece ragionevol mente cadere l'accusa di incitamento al regi cidio. C- (2) Io non so se la Sorgue abbia davvero pei regicidi e pel regicidio l'orrore che manifestò, sdegnata all'udienza : constato soltanto che es sa è stata condannata proprio come se avesse fatto l'apologia di Bresci, e che i suoi orrori an che sincei i, non le hanno conquistato le simpa tie nè l'indulgenza della nostra magistratura da. servigi. g: r.