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PICCOLE NOTE IL PRETE ITALIANO ALLA CHIESA ITALIANA. I nemici del direttore della Sentinella un gruppo di esseri vilissimi che arriva perfino ad armare un abbriaco, mandandolo da Mons. Santo relli a dir sciocchezze va insinuando a ritta e a manca che noi facciamo la guerra alla Chiesa Italiana. Ci si vuol irritare contro il Parroco attuale, che noi e Lui lo sa rispettiamo con i nostri maggiori sentimenti. Noi invece, che amiamo quella Chiesa che tanti enormi sacrifizi costa ai nostri connazionali, altro non vogliamo che una cosa giusta: almeno un Prete Italiano. I nostri nemici, che non hanno alcuna cosa buona da anteporre ad una richiesta italianissima, e dicono che noi andiamo contro la Chiesa, fanno pietà. - Noi abbiamo dimostrato a fatti di fare per essa tutto il nostro meglio, e il pubblico onesto e benpensante non lo ignora. Gli altri, hanno perfino tentato di distrug- g-erla, beccandosi i soldi che dovevano servire per l'assicurazione IL COMITATO GENERALE ITALIANO. Il nostro breve silenzio sulla rinascita del Comitato Generale Italiano, non dice affatto che il nostro appello e il relativo entusiasmo suscitato con esso son di già passati nel posto ove tutto si dimentica. Col nostro pensiero vi è quello dei maggiori esponenti della Colonia, i quali ritengono come noi ch'esso deve risorgere. Noi altro non abbiam fatto che una piccola sosta, cedendo il preliminare lavoro alla nobiltà d'intenti della Loggia Diritti e Doveri, dalla quale ci attendiamo lo annunzio della grande mobiliz zazione. Non si perda più tempo: Mai gl'Italiani di Bridgeport hanno atteso con tanta ansia lo invito ad un'adunata. ' COMITATO GENERALE ITALIANO Segue. Càro Altieri; Leggendo la rinascita del Co mitato Generale Italiano ho respirato a pieni pol moni. Il Comitato Generale Italiano sorse e si man tenne per circa tre anni svolgendo, con lodevoli e disinteressati intenti, opere pratiche e fattive. Sorse e si rese interessante e interessato per il gruzzoletto rimasto dal Concerto Stracciari di cui deve andare meritata lode al disinteresse del l'On. Giuseppe Cubelli. Per farlo risorgere si dovrebbe escogitare qualche cosa di simile. Tutti, indistintamente tut te le organizzazioni italiane della città dovrebbero scegliere un loro rappresentante fra i più attivi. L'assemblea del Comitato Generale Italiano do vrebbe avere facoltà di censurare o lodare il rappresentante dell'associazione ed ogni associa zione dovrebbe pagare la tassa di $5.00 Il Presidente, nomina onorevole, -dovrebbe cadere su persona meritevole che abbia dato prova di onesta, energia, operosità e genialità nell'agone della vita coloniale. Un Italiano. VITTORIO VENETO. E' stata la più grande battaglia che la storia universale di tutti i tempi registra e qùella che ha vinta la guerra mondiale. Vinta il 4 Novembre, l'undici dello stesso me se, gli Alleati e lo Associato potettero concedere l'armistizio chiesto dagli imperi centrali, l'impero Austro-Ungarico essendo stato abbattuto appun to a Vittorio Veneto. Senza Vittorio Veneto i milioni di soldati delle due parti avrebbero continuato, logorandosi, l'al talena nelle sterminate pianure ondulate del nord-est della Francia senza venire ad una deci siva azione. Invece Vittorio Veneto fu una decisivissima battaglia vinta dagli Italiani con valore supremo, secondo gli ammaestramenti strategici del genio italiano: Cadorna e Diaz. Il nemico era eminentemente agguerrito nel le sue 73 divisioni contro gl'italiani che ne conta vano 41 tra le quali un reggimento americano. ' - Gl'Italiani catturarono immenso bottino, 300, 000 prigionieri, mentre "i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalivano in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Patrimonio Recentemente il Governo d'I talia à abolito la tassa d'ingresso ai monumenti, scavi, gallerie, musei d'arte. Il savio provvedi mento, come lo chiama giusta mente la grande biografa di Benito Mussolini, Margherita G. Scarfatti, apre le gallerie ed i musei d'Italia e i recinti degli scavi e delle antichità a tutto il pubblico, in tutti i giorni dell'an no e non più la sola domenica. Il merito della misura, univer salmente lodata anche all'estero, osserva l'illustre scrittrice, non consiste nel solo risparmio di denaro che permette ai visitatori. Per questo sarebbe bastato di minuire il prezzo del biglietto, divenuto di tappa in tappa e di rincaro in rincaro quasi proibi tivo, come da più parti fu già dimostrato. L abolizione di ogni ' pur lieve tassa si dovette piutto sto all'intuizione ed alla delicata I sensibilità spirituale delle supre- 'me Gerarchie dello Stato, pen sose di sburocratizzare anche questo lato della vita italiana, col rendere sermolici e facili 1 fre quenti visite ai luoghi venerandi, e con il permettere alla nazione di considerarsi veramente, qual'è, proprietaria dei tesori che rap presentano la sua storia più in tima, e formano parte della sua più alta coscienza. Grazie a tale provvedimento, la frase "patrimonio artistico nazionale" invece di un vacuo e bugiardo non senso, dovrebbe significare una realtà concreta e tangibile, capace di esaltare la coscienza nazionale del più umile degli italiani e di rendere medi tabondo e silenzioso il più oltra cotante degli stranieri. ' Perchè bisogna rendere fami gliare all'Italia il senso del suo passato in cui ritrova se stessa, attraverso la suprema e incon futabile testimonianza dell'arte. Bisogna dare alla Nazione l'altis sima coscienza della propria continuità attraverso il tempo, ' su questo lembo dello spazio, che è la nostra terra. E l'insegna mento verbale della storia non ha e non avrà mai l'efficacia proba toria che emana dalle opere d'arte, misteriosamente vive oltre i secoli. Chi potrebbe pre star fede alla storia di Roma Der cosi singolare modo simile ad un mito, cosi prodigiosa e favolosa, se migliaia d'oper d'arte, ad ogni passo, per ogni dove, non dimo strassero ai sensi più ottuso, con la prova dei fatti che quell'in credibile poema epico non per tanto è vero ? Quale ricchezza e quale orgo glio per ogni cittadino d'Italia, e quale cavalleresca ospitalità per ogni straniero il dimostrargli che Pitti e gli Uffizi, la Pinacoteca di Brera e l'Accademia di Vene zia, il Museo delle Terme e quelli di Napoli e di Palermo, sono cose sue, casa sua, di cui lo Stato assume la responsabilità collet tiva per la gioia e la consolante elevazione di ogni individuo! I funzionari che in Italia pre siedono ai Musei, Gallerie, Scavi e Antichità, sono egregie per sone; e in generale sono anche qualche cosa di più : hanno anime di eroi e di apostoli. In tempi di aspra competizione e di sfrenata avidità, continuano le tradizioni della nostra vecchia borghesia intellettuale, servono l'altare e si contentano di vivere all'altare, in austera povertà, anche se in Vittoria Democratica Ancora una volta l'urna dove nel segreto si concentra la espressione di chi vota ha por tato la sua sorpresa, con una vittoria democratica grandiosa e travolgente. Gli scommettitori di profes sione hanno perduto, e anche il tempo un bel cielo settem brino tutto indicante la vitto ria del partito Repubblicano s'è stavolta tradito. Un vero "Capo retto." Il partito Democratico ha vinto il potere cittadino con un suffra gio maestoso : 20,995 contro 14, 660 oltre 6 mila voti di mag gioranza. Edward T. Buckingham, il saldo timoniere della nave fino ad ieri in completo sconguassa mento, può essere fiero ed orgo glioso. Torna al potere dopo venti artistico della Nazione torno a loro si moltiplicano le le tentazioni della riddetizia si monia. A colpi di concorsi e di titoli, con il lavoro di molti anni, conquistano questi posti duri e difficili, di scarsa renumerazione, di poco avvenire e di molta re sponsabilità, per arrabbattarsi nella continua lotta contro le insidie del tempo e delle intem perie e, peggio, contro quelle degli edili, di restauratori e dei demolitori arbitrarli, degli anti quarii, dei mercanti, e degli esportatori, contro lo sfrutta mento affaristico degli uni e l'arroganza degli altri, e l'indif ferente ignoranza di quasi tutti. E sono a questi intellettuali, che costituiscono il personale fidatissimo e vigile della grande ricchezza d'Italia, a cui è affi- dato l'incarico di far conoscere la grandiosità delle opere dei nostri grandi artisti, che eserci tano attraverso i secoli il fascino che emana della più pura gloria d'Italia, sempre fresca e vivente. Il Governo attuale ha voluto con La Grande Covenzjone dei Fi gli d'Italia avrà luogo quest'anno a Danbury, Conn., nei giorni 30 Novembre, 1 e 2 Dicembre. La seduta sarà aperta in prima convocazione alle ore 2 p. m. del lo stesso giorno per trattare il seguente ordine del giorno: 1. Verifica dei Poteri; 2. No mina commissioni; 3. Lettura Processo verbale sessione prece dente; 4. Relazione del Grande Venerabile; 5. Relazione del Grande Oratore; 6. Relazione del Grande Segretario Archivista e del Gran Segretario di Finanza; 7. Relazione sul Fondo Orfani e relative proposte; 8. Relazione sulla Sons of Italy Industrial Bank e proposta di aumentare il suo capitale d'incorporazione a $200,000; 9. Modifica leggi; 10. Relazione Fondo Unico Mortua rio; 11. Discussione e delibera zione sulla riforma del F. U. M., sulla base della quota per capita in relazione dei decessi, ed esen zione ai confratelli celibi di paga re la tangente per il beneficio vedovile; 12. Affari diversi; 13. Viva La La più grande battaglia del l'Italia in America è stata per duta Martedì con la sconfitta di Fiorello La Guardia, candidato a Sindaco di New York. Hanno contribuito alla grande vittoria del suo avversario gli esponenti maggiori dell'Italia a New York, i quali, gelosi del grande campione italo-americano che ci rammenta la figura di Matteo Renato Imbriani, lo han no combattuto acerbamente e vigliacchissimamente ;- la medesi ma guerra bassa che si fa in quasi tutte le nostre colonie, la stessa guerra vile che un gruppo di disgraziati fa al direttore di questo giornale, gelosissimi della ua coltura, della sua intelligenza, del successo della sua azienda giornalistica. anni con una maggioranza che onora il suo passato, la sua vasta intelligenza, la sua soda coltura, la sua serietà, la sua popolarità. Questo giornale, sostenitore della scheda Repubblicana per ragioni addotte nei numeri pre cedenti, s'inchina al grande ver detto di Martedi e saluta il nuovo Sindaco della Città col maggiore rispetto. Edward T. Buchingham non è nuovo, come dicevamo, nell'agone politico locale, per cui siam certi vi ritorna con l'istesso amore primitivo, creandosi altre sim patie ed altri affetti. Col cosidetto "land-slide" de mocratico gl'Italiani della nostra città affiliati al partito Repub blicano perdono con questa ele zione più di una cosa. L'unico grande augurio è he gesto generoso, popolarizzare la nostra storia millenaria ed offri re alla pubblica ammirazione ciò che di più eccelso e di più subli me è venuto fuori del genio umano. Qualsiasi tassa, per quanto alta, sarebbe stata sempre ina dequata al gaudio intellettuale che la conoscenza della ricchezza artistica italiana può dimostrare ma il Governo, ispirato a criteri moderni ha ritenuto opportuno di togliere l'ultima barriera, che non consentiva spesso, a tante persone di poter varcare la soglia di un Museo, perchè al desiderio non corrispondeva in molti casMa disponibilità dei mezzi finanziari. Ora invece l'Italia apre le porte dei suoi incommensurabili tesori artistici a tutti coloro che vo- gliono . arricchire il loro patri monio culturale. ed offre allo 1 straniero oltre al suo incanto naturale le meraviglie dell'arte in cui il suo popolo in tutte le età ed in tutte le epoche è stato inarrivabile, supremo. Elezione ed installazione del Grande Concilio; 14. Nomina del la sede della futura Grande Con venzione; 15. Chiusura della Con venzione. L'attenzione dei fratelli Gran di Delegati e dei fratelli tutti è richiamata sull'attuazione della riforma del F. U. M. e la capita lizzazione della Banca Figli d'Ita lia su più larghe basi. Perchè le singole Loggie siano ammesse ai lavori della Grande Loggia, dovranno provvedere a che siano al corrente con ogni debito verso ,la Grande Loggia stessa. Le Logge di Danbury si stanno preparando per un si grande ed onorifico evento, onde degnamente ricevere i Grandi Delegati di tutto lo Stato. Da Bridgeport andranno alls Grande Convenzione i connazio nali Giuseppe Cubelli, Michele Altieri e Nicola Memoli per 1 Diritti e Doveri ; Pasquale Mai niero e Giuseppe Rossi per k Enrico Caruso ; e la Signora Jen nie Cubelli per la Loggia Stella. Guardia! I La Guardia ha perduto, è vero Ma La Guardia non è morto darà chissà quanto altro ino ai torcere a tutti i rinnegati, a tutt i fedifragi, a tutti i falsi italiani a tutti i mascalzoni dell'universo Viva Fiorello La Guardia. In corte. Un famoso truffatore è con dannato a dieci anni di reclu sione. Avete qualche cosa da ag giungere ? gli domanda il giù dice. Oh, vostro Onore,! Avre' piuttosto da levare! Chi attende perde mai nulla. al suo, nor il neo Sindaco non si dimentich" di loro nelle diverse Commissioni. Egli non è assolutamente un poli ticante venale e noi abbiamo di Lui la fiducia massima. Michele Altieri, candidato Re pubblicano a Consigliere del 10. Distretto ha perduto anche Lui per soli 30 voti, mentre che la scheda in detto distretto è statr travolta per 76 voti. E' assodato che gl'Italiani del distretto medesimo sono stati ' compatti per il nostro congiunto ; 'ma la "scalata" è stata terribile ed ha perduto anche lui. Scon fitta onorevole che rende lui e noi soddisfatti e fa onore ai conna zionali che l'hanno appoggiato ed hanno lavorato per lui con vero j sentimento di responsabilità e di affetto. \n\n OFFICE: 631 EAST WASHINGTON AVE. BRIDGEPORT, CONN., SABATO 9 NOVEMBRE 1929 No. 45 ANNO XVI ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER P. ALTIERI, Editor R. L. VOLPE, Mgr. Subcription $1.50 per Year Entered as second class matter, October 21 1914, at Post Office at Bridgeport, Conn, under the Act of March 3, 1879 Single Copy 3 Cts. il ft La Grande Convenzione dei Figli d'Italia del Connecticut ENGLISH SECTION By AREL GOODWILL, . We cannot have International good will until we haye national good will. We can not have national good will until we have community good will and we can not have community good will until we have business good will. There is an item of good will in each transaction between employer and employe, between buyer "and seller and between competitors, whether we realize it or not. There may be, by the same token, the item of illwill. Illwill is not constructive and pays .10 dividends. Good will does. Hòw many of us, realizing the homeliness of this argument, strive in our every business transaction to put in our measure of good will. Now read the heading of this Editorials again and reason out with yourself what "Peace on Earth" would mean to us business .nen, in the light of this argument. Don't abandon the thought as idealistic or impratical. It is :Ogical and the heading is a divine axsiom. NO WISECRACKS, AFTER ALL A Chicago mail order firm, finding that there was a good deal of "traffic congestion" about the mirrors in its plant, discovered on investigation that the average girl employe spends no less than six minutes a day using powder, lipstick and rouge before the looking glass. One's impulse, on hearing this, is" to make some sort of wise crack. But on second thought, perhaps no wisecrack is called for from any self-sufficient male. For, after all, the man who pokes fun at the flapper who hesitates in front of every mirror is usually the man who says, "Now Alice would be a doggone nice looking girl if she'd only primp up a little bit once in a while." In other words, the primping is done for the men's benefit, and the men seem to like it. So why should the men kick about it? HE BET He was old. They found him dead in New York City. The body was thin and wasted. There was no sign of disease. It looked more like starvation. Then these facts came out: He had $7000. It was deposited in several banks to make sure that all of it would not be lost in case of a bank failure. He held certificates of deposit on which he received 4 per cent interest. He had apparently tried to live on the interest. It was only $280 a year $23.33 a month. Refusing to use any of his princ ipal, he tried to do the impossible and slowly starved to death He was a poor money-mad soul. We all get to thinking-money first, the man after. We become idolaters, with gold as our idol. We all forget that the biggest thing on earth is a huiruai being, vVe bet our lives against money. The old man did - and lost. 'HOW I WISH THE FOLKS WOULD PAY EVERY 30 DAYS" Credit problems increase rather than decrease with the grow ing demand of the neighbor that you keep up with him in his pace of mode of living. Not that the neighbor is at fault, he isn't. It's American to keep pace and just a little distance in front if there is the barest possibility. There's someone to suffer for such a pace and the iverage American isn't looking for the opportunity to accept the ole of sufferer. The theme is rimended through a brief statement made to us several days ago by a merchant who has been established here for ieveral years. His statement was in this vein: "How I wish the 'oiks would pay their bells every 30 days. It's such a continuous ,ource of distasteful business to have to be writing them, sending ollectors after them having them called upon three times within -he period of 60 days. They don't like it, but what am I to do about it?" "I must collect if I stay in business and the public doesn't ealize how important is the prompt payment of bills, for the general public isn't the business with heavy investments in merchandise to be paid for, continuous overhead for labor, lights, ent, decorations, advertising. If the public did realize such condition. I believe that obligations would be met promptly." This merchant is studying a problem that is apparent to a rreat many merchants and to a great number of business, how to jombat the evil of waiting 90 days to pay a statement that is due in 30 days. Margins of profit are slashed for the merchant, he isn't able to meet his obligations at the proper time, he must juitail some of his service to the public if there isn't prompt 'pay ment accounts. There is no merchant who relishes the stern measures some times necssary to collect an accout. Certainly there is no buyer who enjoys receiving from one to half a dozen statements of 'account over-due" within a period ranging from 30, 60 to 90 days. With the payment of accounts there is no doubt that the general volume of business would undergo a slight depression within that period of payment, however, the revivel would be far nore satisfactory to the mervhant and to purchaser as well. Doing business involves more than mere handling over goods :o a customer. Merchants are interested in your good name and your excellent standing in the community, but such standing does not meet obligations that the merchant faces at regular intervals in commercial life. He would much prefer that accounts be paid on time and you in turn no doubt would be much happier from having adopted such a business-like system of doing business in your individual way. DONT BE A LOAFER Young man, be as smart as you can, shed the light of your wisdom abroad in the land, but don't dazzle people with it. Don't feel too sorry for your father because he knows so much less than vou do. Of course, your clothes fit you much better than your '"ather's do him. They cost more too, and they are more stylish. But bear in mind, young man, the old gentleman gets bigger wages nd his scrawl on the business end of a check will draw more out of the bank in five minutes than your name with all its flourishes would draw in six months. Young men are useful. It would be impossible to engineer a joy ride or a swimming party without them, but they are not novelties ; nothing of the kind. For many years the world has been 5o full of smart young men that their feet stuck out of the upper story windows. Don't get so fresh that you will have to be placed in a frigid aire to keep from spoiling, and don't be afraid you won't be discovered. People all over the world are hunting for bright young men and if you are worth while they will find you. And, above all things, remember that hard work is the secret of success. Work does not kill men, fun does. The good times boys have frequently lays them out. Yoy can't all be leaders, but at least you can be useful and not a loafer. Too many of that class already encumbei teh earth. HIS LIFE