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Giovanni non aveva mai lavo rato con maggior ardore, uè si era mai preso tanta cura dei fiori del giardino, dove Madon nina soleva passare le ore del pomeriggio in compagnia di Sil vano. Il fabbro aveva un vero culto per il conte Teana, e ado rava Madonnina e la nonna di lei. La mamma Rosa, zio Nicola e Pepè si recavano spesso alla casetta, e passavano quivi ore l'alici. Nella modesta camera di Ma donnina, al disopra di un inginoc chiatoio, presso il letto, eravi un Lei quadro raffigurante la Ma donna della Neve, opera della fanciulla, che vi aveva lavorato con amore. Con Silvano, la nonna e Gio vanni vicini, Madonnina non desiderava di più. . Quando Silvano giungeva, an davano a braccetto per il giar- dino, facendo mille progetti per l'avvenire. . . Spesso rimanevano silenziosi, come assorti in una specie di estasi. Un pomeriggio Madonnina passeggiava sola in giardino. Ella camminava a testa bassa per un viale, quando una voce argentina la fece sussultare. - Signorina. La giovane si volse : dalla casa veniva una fanciulla sui dodici anni, dal viso birichino ed intel ligente. Portava una fiaschetta dì -latte ed un bicchiere: era la lattaia che veniva ogni giorno a portarle il latte munto di fresco. Madonnina lo beveva subito, con gran piacere. Ho tardato, oggi, disse la fanciulletta avvicinandosi alla giovane. E guardatasi attorno, soggiun-' se sottovoce: E per lei, signorina. Cosi dicendo sf tolse dalla ta sca una lettera e la porse alla giovane: , Mi hanno raccomandato di consegnarla a lei in persona, e quando fosse sola". Madonnina afferrò con le dita tremanti la busta, e, rifiutando il latte entrò in casa e si chiuse nella sua cameretta. La lettera era del marchese Attilio, il quale, con un'audacia incredibile, le scriveva:- "Madonnina -- "Tu mi ami, perchè mi sei fuggita, hai voluto che io cre dessi alla tua morte; tu rni ami, perchè hai rinunziato alla ric chezza per' me, hai impedito il mio matrimonio con Nilda. Ep pure non vuoi ch'io sappia dove tu sei nascosta, e mi dicono-che sposi un altro per dimenticarmi. "Ma tutto è inutile, Madonni na: i' nostri destini sono uniti. Tu non puoi essere di altro uomo che mia; io solo ho ormai il diritto di possederti. ... "Madonnina, il passato non si ' può distruggere : tu mi appartie ni, nè io lascerò la mia preda. La passione che provo per te è di quelle che resistono al tempo, alla morte, a tutto. Io mi sento trascinato verso te da un'irresi stibile potenza, come tu, , nono stante tutti tuoi sforzi, senti di essere avvinta a me. "Lascia dunque quel Silvano che non ami, torna a me, a me che non ti. cederò ad alcuno. 'Madonnina, io non ti minac cio per giungere ad un risultato che deve formare la nostra feli citarti dico solo: abbi pietà di me, se vuoi ch'io l'abbia di te. "Il tuo in eterno "ATTILIO" Ciò che provasse la pura gio vanetta durante la lettura di quella lettera sarebbe impossibile descriverlo. Il rossore della vergogna le copriva il viso; provava una vertigine come se si sentisse trascinare in un abisso ; le pareva di fare un sogno orribile. Ma no, non era un sogno! At tilio le scriveva con una familia rità insultante, come se ella fosse già stata d'intesa con lui. Con quale diritto le scriveva in quel modo? Con quale diritto? La povera fanciulla si lasciò caderev sull'inginocchiatoio, si nascose la fronte tra le mani. No! No! Madonnina invocò la Madonna in suo aiuto, e dopo una lunga, fervida preghiera:, bruciò la let tera. La povera fanciulla passò una notte orribile. . Solo verso l'alba, stanca, ab battuta, si addormentò. Nello svegliarsi, ebbe un'idea improvvisa:, perchè non confi darsi con Giovanni? Egli potrebbe darle qualche buon consiglio, aiutarla in quel frangente. Si alzò, e scese in giardino dove il fabbro stava raggrup pando alcuni garofani rosa, che erano una maraviglia. Vedendo Madonnina, gridò tut to' giulivo: Vieni a vedere che bellez za! Il vaso ne è cosi carico, che non bastano più le canne a so stenerli. Egli s'interruppe ad un tratto. Madonnina si era avvicinata, e con accento triste: . V Lascia per un momento il tuo lavoro, Giovanni ; disse ho qualche cosa di grave da con fidarti. Andiamo là in fondo, cosi nesssuno ci udrà. Giovanni la segui tremando: tutta la sua ingenua gioia era snnritn Madonnina, il suo idolo, la liettera' e, giovanetta per la quale avrebbe dato tutto il suo- sangue, sof friva ? Quando furono seduti vicini, Madonnina volse su Giovanni i suoi occhi azzurri pieni di lacrime. Che c'è? la interrogò povero nonno! Io stesso gli porterò la let strinse con rabbia i pugni, escla mando : Infame! Vuol dunque pro prio che lo uccida? Madonnina gettò un grido di j spavento. No, no, Giovanni, non par lare cosi! le mi sono confidata con te, perchè sentivo il bisogno di una parola amica, di un con siglio, e perchè la nonna e Silva no nulla vengano a scoprire. Io non risponderò a quell insensata dovesse mandar mene un'altra, gliela farei ren dere sigillata. Ma se egli è stato capace di tanta audacia, non si fermerà a. questo! disse Giovanni. Ah, meritava proprio che tu ri nunziassi in favore della famiglia Montepiana alle ricchezze del tuo tera. Si, si, - tentiamo questo mezzo, - mormorò ella rasse ta dopo il suo tentativo di sui cidio. Ho capito: voi siete Gio vanni il fabbro; disse il vec chio con un benevolo sorriso ansioso il fabbro. Forse che Silvano tf ha dato qualche di spiacere? No, no, Silvano non sa .nul la; ma l'altro continua a perse guitarmi. Giovanni mandò un'esclama zione quasi feroce: L'altro ? Il marchesino Mon tepiana? Lo hai veduto? ' No; egli mi ha scritto. Ti ha scritto? Quando? Come? Madonnina nulla nascose. Giovanni, livido, l'ascoltava ; il sangue gli affluiva al cervello. E quando la fanciulla ebbe finito, Iscn ni e ne pento: rispo se Madonnina quelle ricchezze mi avrebbero fatto orrore, per chè non valevano a cancellare 1: vergogna caduta su me, che solo l'amo e di Silvano può purificare. T T 1 - 1 1 , no dalla nonna: più tardi scriverò j 11:1 hanno parlato di voi; so che la lettera al marchese Giacomo Quella mattina Giovanni fece più volte il giro della casetta, temendo che Attilio si appiat tasse all'intorno. Ma non vide alcuno. Nel pomeriggio, Madonnina gli consegnò la lettera per il mar chese Giacomo. avete un gran cuore, e sono lieto di conoscervi. Cosi dicendo, il marchese Gia como stese la mano a Giovanni. 11 labbro arrossi, commosso, strinse quella mano, indi porse la lettela di Madonnina. "Signor marchese, "Mi perdoni se la disturbo, ma E! ; lei si è mostrato cosi buono con 53 Il fabbro indossò il suo miglior !me, che oso rivolgerle una pre- piana- I "Non so in quaì modo suo Il vecchio marchese, da qual- nipote sia venuto a conoscere il che giorno leggermente indispo- mio indirizzo, ma ieri ini fece sto. se ne stava solo nella sua pervenire ne.r mpzzo Hi r.rm Uam. s. camera, quando il suo fidato do- bina una lettera audace, che mi!B mestico l'avverti che un uomo cagionò maraviglia e dolore e che ' hh Vendita Speciale , SOPRABITI INVERNALI per Uomini regolarmente $30, $35, $40 A questo specialmente ridotto prezzo voi potete comprare un finissimo Soprabito Invernale in eccellenti materiali a colore giallo, bruno, grigio e blu. cnieaeva di vederlo per conge gnargli una lettera della signo rina Casati. Egli ricevette subito il visi tatore. distrussi subito affinchè non ca- ; desse nelle mani della mia nonna, che ne avrebbe sofferto troppo. "Suo nipote pretende di es sere amato da me, protesta di Giovanni entrò, ed al marchese amarmi, giura che io non appar Vedi, qvectp amore stesso, mi fa piacque subito la faccia leale del terrò ad alcun altro. guardare qrasi con coraggio in fabbro. Non so con quale diritto il faccia, al pericolo; perchè orai . Avete da consegnarmi una marchese Attilio mi rivolga tale non si tratta più di salvare' sol- lettera della signorina Casati ? minaccia ed accampi cosi assurde tanto la mia felicità, ma quella gli domandò. 'pretese. Non gli è bastato unr. Si, signor marchese, ri- volta farmi scacciare dal suo spose il fabbro. Madonnina palazzo come una fanciulla in- se cnieoessi u suo appoggio., ì na aiiiaata a me, cne sono per degna, vuole ancora turbare la contro le persecuzioni di suo j lei come un padre, perchè io la mia tranquillità ? nipote ? I conosco fin da quando aveva Il fabbro si scosse. ' 'tré anni, e presso di me è vissu-q (Continua) di Silvano. Mi viene un idea: se scrivessi al marchese Giacomo, ASSOCIAZIONI ITALIANE di Bridgeport, Conn. SOCIKTA' PROVINCIA DI BENEVENTO DI M. S. Cesare Maddalonl, Presidente 96 Oak Street Domenico Matera, St-g. di Corr. 70 Thompson Street Sedute la seconda Domenica del mese nella Sala Sociale, Madison Avenue e Charles St. SOCIETÀ' G. NICOTERA Pasq. Fiumara, Presidente 49 Sherman Street Luigi Ragronese, Segr. di Corr. 45 Booth Street Sedute la prima e la terza Domenica di ogni mese al numero SS 7 Cast Mair Street. SOCIETÀ' DUCA DEGLI ABRUZZI Concezio Tacozza, Pres. 374 Warren Street Raffaele De Luca, Seg. 1097 North Avenue Sedute la prima e terza Domenica d'ogni mese al 1188 Main St. LOGGIA GIUSEPPE MAZZINI (Ordine Figli d'Italia) Giuseppe Pensiero, Venerabile 148 Hamilton Street Luigi Benedetto, Segr. di Fin. 206 Frank Street Sedute la prima e terza Domenica d'ogni mese, alle ore 10 a. m. nella Sala Caruso. 1250 Main-St. SOCIETÀ' SANT'ANNA Di Donne Aiutatrici Maria Pezzetta, Persidente 592 E. Main Street Rosalia Cosacchi, Segretaria 592 E. Main Street Sedute la seconda Domenica di ogni mese, alla ore 2 p. m. nella Chiesa del Rosario. SOCIETÀ' EVANGELICA del CALVARIO Nicola Granese, . Presidente 148 Roselle St. Giuseppe Conte, Segretario 946 Grand Street Sedute il secondo e quarto Lunedi d'ogni mese al 220 Centre St. SOCIETÀ' TRINA CRIA dì M. S. Santo Stracquadanio Presidente Giovanni Assenza. Segr. di Corr. 844 East Main Street Sedute la seconda e quarta Domenica d'ogni mese nella Saia St. George, Stratford Avenue. SOCIETÀ' C. COLOMlìO Pasq. Fiumara, Presidente 49 Sherman Street A. Marottoli, Sogr. di Corr. 37' Prospect Street Sedute la seconda e quarta Domenica nella Arion Hall, 857 East Main Street. SOCIETÀ' FAETANA di M. S. Giuseppe 1 jaro, Presidente 2 Williston Street Frank Alti ri Segretario 154 Clarence Street Sedute la seconda e quarta Domenica d'ogni mese nella Sala Figli d'Italia, 474 E. Washington Avenue. SOCIETA'-CIRCOLO CASTELFRANCO in MISCANO Antonio Riccio, Pres. 511 Brook Street1 Giuseppe Morcone, Segr. di Corr. 98 Deacon Street Sedute la seconda e quarta Domenica d'ogni mese al No. 857 East Main St. UNDERTAKERS Fiori Freschi ed Artificiali Eseguita a Ordine Automobili di lusso pertutte le Occasioni oj SOCIETÀ' SERINESE di M. S. William Di Zenzo, - ' ' Presidente 982 Pembroke Street Ferdinando Masi, Segretario Berkshire Avenue Sedute la prima e terza Domenica d'ogni mese nella Sala dei Figli d'Italia, 474 E. Washington Avenue. LOGGIA GEORGB WASHINGTON No. 9 Ordine Cosmopolita dei Stephan Mastroni, Moderatore 297 Harral Ave. Giuseppe Conte, Segretario 946 Grand St. Sedute, Primo e Terzo Giovedì del ! mese: 220 Center Street. SOCIETÀ PROV. DI CASERTA S. Vecchione, Presidente 19.36 Main Street Alessio Mastroianni 95 2 Capitol Avenue Segretario di Corrispondenza Sedute la prima e terza Domenica d'ogni mese della Sala del Circolo Cj-seria-Nupolit AGENTI AUTORIZZATI DELL' AMERICAN EXPRESS CO. Per la Emissione di Vaglia Postali e Telegrafici da e per l'Italia AGENZIA MARITTIMA Real Estate Ufficio Notarile Interprete 667 WASHINGTON AVENUE Telefono Barnura 3301 Italia Restaurant RISTORANTE ITALIANO DI PRIMA CLASSE J. Varese, Prop. Cucina Assolutamente Casalinga Pulizia Servizio Telefono Barnum 2670 OPERAZIONI BANCARIE BIGLIETTI D'IMBARCO ATTI NOTARILI AMERICANI ED ITALIANI CONSULTAZIONI LEGALI ASSICURAZIONI Chiesa Evangelica italiana del Calvario (Cioè Cattolica, Apostolica, Cristiana) JRev. C. Cerreta, Ministro 220 CENTER STREET BRIDGEPORT, CONN. Domenica alle 10.30 a. m. e alle 6 p. m. 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Arch. 954 Capitol Avenue Sedute: il 1.' e 3. Lunedi d'ogni mese nella Sala Sociale al No. 474 East Washington Avenue. CORTE ROMA No. 153 F. of A. Salvatore Soda, Chief Ranger 212 Smith Street Raffaele Lattanzi, Segr. di Fin. 594 Howard Avenue Sedute il secondo e quarto Giovedì d'ogni mese nella Sala Figli d'Ilalia, al 474 E. Washington Avenue. SOCIETÀ' MONTE CARMELO di Stratford, Conn. Paolo Marinacci, Presidente 617 Honeyspot Road Charles Grucci, Segr. di Corr. 521 Willard Street Seduta la prima Domenica d'ogni mese nella Sala Avon A. C. SOCIETÀ' P. P. PARZANESE Ottavio Roberto, Pres. 277 Hamilton Street Angelo Lo Conte, Seg. di Corr. 140 Sherman Street Sedute la prima Domenica d'ogni mese nei locali del II. Dist. Demo cratic Club,EaMain Street. SOCIETÀ' MONTE CARMELO Leonardo Altieri Presidente 24 Orchard Street Francisco Lambiase, Seg. di Cc-rr. 560 Stillman Street Sedute la prima e terza Domenica d'ogni mese nella Sala Figli d'Italia; E. Washington Avenue. Tel. 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