PUHLISHBD AND DISTRIBUTBD I"NDER PERMIT N.o SOO AUTHORI/.ED BY THE ACT OF OCTOBER 6. 1917. ON FILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA PA.; BY ORDER OF THE PREPIDENT A S BÙRLES ON POSTMASTER GEN
LA LIBERA PAROLA
| I forti caratteri tono gli Dei
j Supremi delia Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dirti»-*
1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 16
Per l'Orfanotrofio Statale dei Figli d'ltalia
ONORIAMO L'ALTISSIMO POETA
V.
Dicevamo, dunque, nel numero
scorso di questo giornale, che ad ap
fiassionarsi r ad interessarsi dell'Or
fanotrofio dei Figli d'ltalia iv qui
tto Stato, va' segnalata la stampa co
loniale, di questa c di altre, citta',
quella stampa, aggiungevamo, che
non e' acciecata da passioni settarie
perche', per una Istituzione umanita
ria, tutti dovremmo trovarci d'ac
cordo non importa di quale Ente que
sta faccia capo.
Nel numero scorso riportammo un
articolo, sobrio e, sereno, de La Voce ■
della Colonia di Filadelfia, un gior- \
naie, come esso stesso diceva, la cui
famiglia non fa parte dell'Ordine r< - 1
polare, che anzi il suo direttore, sig
Silvio Liberatore, ci teneva a far sa
pere che egli simpatizzo' sempre con
l'altro Ordine, quello degli Indipen
denti.
Oggi, riproduciamo il pensiero di
altri due giornali italiani: uno di
New York, l'altro di New llaven,
Connecticut. Quello della Metropoli
«' "Il Nuoto Vessillo", diretto dal
Signor Vincenzo Capparelli, i{ qua
le, nel suo numero del 26 Febbraio
ti. diceva cosi :
"L'ORFANOTROFIO I>KI F. D'l.
IN PENNSYLVANIA
Un altro monumento di Gloria
"La direzione de "La Libera Paro
la" di Philadelphia, con gentile e de
ferente pensiero, ha inviato al]a di
rezione de "11 Nuovo Vessillo" una
collezione di una dozzina di numeri
marcati della ottima consorella fila
delfiana col manifesto intento di te
nerci informati della campagna, che
con una serie di elaborati articoli, ar
rivati fino al 14.m0, lia iniziata e
conduce, con fede ed ardore, per l'Or
fanotrofio dei Figli d'ltalia in Penn
sylvania.
Dopo aver dichiarato che gli arti
coli sull'Orfanotrofio gli piacciono,
l'articolista continua :
"Tra i mille tormenti della nostra
vita giornalistica, sempre agitata,
sempre febbrile, sempre combattiva,
non abbiamo ancora trovato il tem
po sufficiente per leggere e digerire
i quattordici articoli sull'Orfanotro
fio, in alcuni dei quali traspira lo
spunto polemico, con intendimenti
onesti, giusti ed imparziali, ciò' che
©' perfettamente conforme al nostro
l spirito, al nostro temperamento, alla
nostra fraterna solidarietà' nella
campagna patriottica ed umanitaria,
che se tende a dare un Orfanotrofio
ai Figli d'ltalia, nella Pennsylvania,
mira e serve, nello stesso tempo, ad
aumentare il prestigio dei Figli d'l
talia in America.
"Perche' l'Orfanotrofio dei Figli
d'ltalia in Pennsylvania, come quel
lo del New Jersey, come quello in al
tri Stali, sara' un altro Monumento
di Gloria e di Pietà' per il nostro be
nemerito Ordine.
"Di questo monumento "Il Nuo
ro Vessillo" non mancherà' di fre
giare, a suo tempo le sue colonne.
"Per ora estendiamo il nostro sin
eerissimo plauso a "La Libera Paro
la", ringraziando il suo direttore,
collega (ìiuseppe Di Silvestro delle
copie gentilmente rimesseci.
La Direzione"
» * ♦
I/altro settimanale del Connecti
cut, che ha voluto infermarsi del
l'Orfanotrofio. e' il "Corriere", di j
New Haven alla cui direzione e' il si
gnor Giuseppe Sanlella. Quel gior
nale si occupa anche, dell Orfanatro
fio dei Figli d'ltalia, che sorgerà', fra
non molto, nello Stato del New ■Jer
sey, e. si congralula con il Grande
Venerabile, signor Francesco Palle
ria, che all'iniziativa della filantro
pica istituzione ha votato, con fede,
tutto se' stesso.
Dell'Orfanotrofio di Pennsylvania
"Il Corriere del Connecticut", parla
»« questi termini:
I "FIGLI D'ITALIA" SEMPRE
AVANTI
L'Orfanotrofio dello Stato di Penn
sylvania e' un fatto compiuto.
"Merce* la ferrea volontà' del
Grande Venerabile dei "Figli d'lta
lia" di Pensylvania, fratello Giusep
pe Di Silvestro, e' sorto in quello
Stato il tanto agognato Orfanotrofio
mediate le contribuzioni delle Logge
e dei fratelli di Pennsylvania. Es
so sorge maestoso, in stile elegante
■ ed e' stato ammobigliato con vero
I lusso, si' da renderlo uno dei più'
■l belli Orfanotrofi di America e d'lta-
L lia.
Bk| "La visita all'Orfanotrofio e' di
■HjLgi alidissima soddisfazione per lutti
jjlsfcoloio che lo vedono. La località',
•l'edificio, la disposizione degli am
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION
AVANTI SEI IVI PRE, COIVI L_A FIACCOLA I INI PUGNO
"Entered as «econd-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the A t nf March 3, 1879".
bienti, lo stato in cui si trovano, la '
grande quantità' di niobi Ite «1 at
trezzi acquistati in blocco, il prezzo
pagato, tutto ciò' contribuisce a for
mare i! convincimento nei visitatori
che si e' fatto un ottimo acquisto
sotto tutti gli aspetti e si e' risolto
felicemente il problema di avere un
Orfanotrofio che fa onore ai "Figli
d'ltalia" di Pennsylvania.
"Congratulazioni vivissime al Gran
ale Venerabile Giuseppe Di Silvestro
, ed ai fratelli di quello Stato per lo
| importante passo fatto nel program
; ma del nostro Ordine,
i "Il Grande Concilio di quello Sta
llo ha deliberato di dare un grande
j pic-nic nel locale dell'Orfanotrofio
|lu prima domenica di Giugno, gior
jno dello Statuto, e ad esso saranno
j invitate a partecipare tutte le L>gge
idi Philadelphia e d'intorni,
j "Più' tardi si fara' la inaugurazio
; ne ufficiale, e per iniziativa ilei (ìr.
1 Venerabile si porrà' nel locale un
ricordo marmoreo di Dante Alighie
ri.
' La data di apertura sara' stabilita
dalla Grande Convenzione".
IL NOSTRO DOVERE
I n tutto ciò' che tende ad elevare
il nostro prestigio morale in Ame
rica, ed a beneficare i più'
bisognosi, la nostra opera e' sta
ta sempre fattiva, ispirata a
sentimenti eminentemente pa
triottici. Sebbene l'Orfanotrofio
non abbia bisogno di contri
buzioni, perche' a! suo mantenimen- i
to penseranno le decine di migliaia
di Figli d'ltalia di questo Stato, che'
entusiasticamente hanno risposto a! j
Referendum indetto dal Grande Con-1
cilio, noi apriamo una pubblica sot-}
toscrizione dal cui ricavato sara' pre
levato il costo di un busto marmo- j
reo a Dante, con o senza la base, a
seconda si deciderà', ed il rimanente
andra' al fondo per il mantenimen
to dell'Orfanotrofio.
E' necessario pero' che i soci del
l'Ordine Figli d'ltalia diano il loro
apjwggio spontaneo, sentito, genero
so alla causa che noi abbiamo spo
sata. E' necessario altresì' che essi
tengano inalberata la bandiera del
la vittoria conseguita; e' necessario,
infine, qualche altro tenue sacrifi
cio per riuscire nell'intento.
Qualunque somma, tenue o co
spicua, sara' accettata e fin da
questo momento ringraziamo gli o
blatori, non importa quale sia la ci
fra che essi contribuiranno.
Tutti coloro che hanno ricevuto
schede di sottoscrizioni si affrettino
a riempirle ed a rimettercele solleci- }
fainente, accompagnate dall'importo. !
La gara fraterna non deve raffred
darsi ; l'entusiasmo per essa deve au
mentare settimana per settimana, j
Quelli che non possono o non vo
gliono occuparsi di questa sottoscri
zione abbiano la cortesia di tornarci
la scheda.
QUINTA LISTA DI SOTTO
SCRIZIONE
Diamo qui appresso le somme ricc
vute per la quinta lista di sottoscri
zione :
Dalla Loggia Alessandro Volta N.
;?0. di Easton, Pa., $lO.
Dalla loggia Arnaldo Da Brescia,
,X. di I'hiladelphia, Pa., - A.
I Livolsi $0.50; E. Leonardo 0.10;
!S. Aiéllo 0.25; G. Petralia 0.25;
A. lacono 0.50; R. Campanile
j 0.25; G. Stasio 0.25; D. lacone
0.50: G. Grisi 0.10; Rev. A. Cen
atali ni 0.25; B. Primìterra 0.25;
P. Liscio 0.25. Totale $3.45.
Dalla loggia L. Zappetta. No.
675, di I'hiladelphia, Pa. - A. D'Ur
so $1 ; 1). Furia $1 ; D. Spurio 0.25;
G. Tagliavia 0.25; V. Fabrizio
0.25; O. Del Giorno 0.25; S. Ser
raino 0.-25; A. Esposito 0.25; A.
Furia 0.25; G. Giannantonio 0.25;
G. Presti 0.25; E. Del Giorno 0.25;
V. Cimancllo 0.25; V. Riviello 0.25.
Totale $5.00.
Dalla loggia Conte di Torino No.
850 di Braddock, Pa. - Loggia Con
te di Torino $25; L. M«nocchia $2;
G. Fusco $2; G. B. De Nardo $2.
Totale $31.00.
Dalla Loggia Mario Rapisardi No.
' : 220 di I'hiladelphia, Pa. Loggia
Mario Rapisardi $5; Mario D'Urso
iss; G. lannone $2; G. Mirenda
: 0.50; C. Di Mambro sl. Totale
>| $13.50.
Dalla Loggia femminile Italia Re
j denta No. 950, di New Kensington,
I Pa., Dr. .1. Pcs c olano No. 2; A.
i, D'Amato 0.50; C. O. l'assolano
i 0.50; L. M. I'essolano $0.50; J.
, I Spinelli $2 ; Posa I'essolano $1 ; An
- ' na I'essolano $1; Angela Gallo $1 ;
PHILADELPHIA, PA., J APRILE 1921
Francesca l'aletta $1 ; Maria Rizzo
$1: Gaetana Gisonni $1; Filomena
Pellegrino $1 : Domenica Mannarino
$1 : Luigi Magnatta $0.50; Rosa Ca
ruso sl. Totale $15.00,
Dalla Loggia femminile. Cornelia,
So. 1061, di Dubois, Pa. S. Fin
gitore $1 ; A. Clemente $0.50; M .
Paese 0.25; A. Spera 0.25; A.
Paese 0.25; C. Spina 0.50; A. Ve
ronica 0.50; M. A. Grano 0.50;
O. Fioravanti 0.50; R. Ventresca
0.10; R. De Properzio 0.15; F.
Chiarelle 0.20; L. Fioravanti $1 ;
P. Sette 0.25; F. Oliva 0.15; G.
Piazza 0.10; R. Piazza 0.25; G.
Provenza 0.25 ; M. Lombardo 0.10;
A. Brigidi 0.20; A. Paese 0.25;
T. Carmoceo 0.50; V. Castellone
0.25; S. Consola $1; R. Gracco
0.50; L. Gracco 0.50; L. l'etro
golla 0.50; G. D'Addario 0.50; R.
Spatora 0.25; B. Tavoglio 0.25; (!.
Mleloni 0.20; M. Suppiza $0.13; S.
Federici $0.20; M. Boso $1; A.
Barbieri $1; T. Caldarone $0.25;
A. Pulcinella 0.25. Totale $14.83.
Dall'A n\ A mcri/us G. Rosa, Gr.
Deputato della Loggia Enrico
Toti, No. 726. Generoso Rosa $lO,
C. B. Rosa $10; Amcricus Rosa $5.
Totale $25.
Dal Sig. Severino Verna, Venera
bile della Loggia Italia No. 77 d>
I'hiladelphia, Pa. Fratelli Di
Lullo $5; Domenico Zeoli sl. To
tale $6.00.
Dal Cav. Nicola Albanese, Presi
dente della Commissione Cassa di
j Previdenza. Cav. N. Albanese
j*10; F. Pisani $1; M. Pavone $1;
I George Tilson $0.25; I'. De Maria
j52.50; E. Gipolletti 0.50; L. Ma
• (ani $1; Dr. Albert L. U=set $3 ;
jhuigi Filippo $] ; L. Di Federico
Ul. Totale $21.25.
Dalla signora Concetta Lippi, mo
\glie del farmacista Andrea signo
ra Lippi $10; signora Giuseppina Di
Donato $5; Mariano Branca $2; si
gnora Elena Di lorio $1 ; signorina
Maria Falsetta $2. Totale $19.00.
Totale delle diverse partite dolla
ri 164,03. Somma precedente dollari
691.25. Totale generale $855.28.
UN'OTTIMA INIZIA TI VA
La loggia Mario Rapisardi No.
220 di I'hiladelphia, con patriottico
pensiero, contribuirà' ad arredare li
na eamera da letto dell'Orfanotro
fio.
AVVISO IMPORTANTE
Nella raccolta c nella rimessa del
le offerte, raccomandiamo sollecitu
dine e puntualità'. Indirizzare a:
LA LIBERA PAROLA
i 1626 So. Broad St., Philadelpliia, Pa
Vii di 8. [. iitecite
un colonia limi
In seguito ad invito del Regio
Console, per avere uno scambio di
idee sulle accoglienze da tributarsi a
I S. E. l'Ambasciatore Senatore Rolan
j di-Ricci, in occasione della 6ua pros- '
sima visita che egli fara' alla Colonia
Italiana di Filadelfia, si sono riuniti !
nella sede del Consolato i rappresen-1
tanti di tutte le varie istituzioni del
la Colonia e cioè' :
1. Grande Venerabile ed Ass. Gr.
Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia
per lo Stato di Pennsylvania; 2.
Grande Venerabile e Grande Oratore
dell'Ordine Indipendente Figli d'l
talia ; 3. Presidente, della Federazio
ne delle Società' Italiane; 4. Presi
dente del Circolo Italiano; 5 Presi-;
dente della Camera di Commercio;
6. Delegato della Croce Rossa Italia
na; 7. Comandante dei Boy Scouts
Italiani.
Di comune accordo si e' stabilito
che venga formato un Comitato che
avra' l'incarico di preparare i ricevi
menti ed a far parte di esso e' chia
mato chiunque faccia pervenire la
sua adesione scritta al Regio Conso
lato di questa citta', 717 Spruee St.
La prima riunione del detto Comi
tato avra' luogo la sera di giovedì',
21 corrente, alle ore 8, nella Colum
k bus Hall, 716 So. Bth St., e ad es
i sa sono pregati di intervenire sia co
i loro che abbiano già' mandata l'ade
j sione scritta al R. Consolato, sia co
lóro clic voranno darla a voce in quel
- la sera stessa.
< Ad ovviare omissioni si e' preferi
' to rivolgere l'invito eselusivamente a
mezzo della stampa e si ha piena fi
- (lucia che in questa occasione gli i
; taliani di Filadelfia daranno la più
bella prova della loro dignitosa con
cordia e del loro forte attaccamento
alla Palria ed ai suoi degni rappre
sentanti.
La seduta sara' presieduta dal Re
gio Console.
La Corte Suprema rigetta una
istanza
Da "Il Lavoro'' del 2 corrente mese,
di New York, stralciamo la
seguente notizia
"Il 29 Marzo u. e., dinanzi al giu
dice Natan Bijur, della prima Se
Note d'occasione
Fino ad oggi, 4 Aprile 1921, cor
reva semplicemente notizia sui gior
nali americani c non saprei con
quanto criterio e buon senso riporta
ta da qualche giornale in lingua 1-
taliana che al giovanetto Umberto II
l'augusta sua madre, Regina d'ltalia,
non volesse accordare il permesso di
visitare l'America per tema... che
non si lasciasse cogliere dai lacci d'a
more per qualche bellezza rara di
questo paese. E naturalmente noi
che sappiamo con quale razza di gen
te si aveva a che fare non abbiamo
fatto gran caso. Al contrario, tra
■noi e noi, abbiamo ritenuta la noti
zia come una delle solite stolte inven
zioni e maligne insinuazioni di gior
nalisti volgari e pagati o nella mi
gliore delle ipotesi una fiaba di catti
vo gusto per fare ridere gl'imbecilli
che l'America vide nascere, accoglie
e nutre in gran numero. i
Non solo, ma in silenzio, quasi per -
compiacerci, ci maravigliavamo come
la loro volgarità' e cattiveria non i
fosse arrivata al punto di asserire
che il figlio di Vittorio Emanuele
111 era in cerca dei milioni di qual
che ereditaria americana rome ac
cadde al tempo e ctcpo la venuta negli
Stati Uniti del Duca degli Abruzzi,
pur sapendosi da morti e da vivi che
quel principe di casa Savoia era ric
chissimo e dei milioni americani se
ne sarebbe altamente infischiato.
Ma ecco, oggi, 4 Aprile, FEvening ,
Ridettiti, della citta' dei quacqueri,
specioso esempio di anima e corpo
votato contro gli italiani, sotto il ri
tratto del giovane principe Umberto ,
scrive con parole vigliaccamente stu
diate che. non essendovi più' in Eu
ropa una fanciulla regale che gli pos- ,
sa essere sposa, eccetto che in Spa
gna, dove regna sua maestà' la mi
seria, si accinge a venire in America
in cerca di dote vistosa, e raccoman
da in conseguenza alle lielle eredi
tiere americane coi loro rispettivi ge
nitori di tenersi preparati i sacchi a
perti e pieni di oro, perche', perche'...
Canaglia, per Dio adorato, cana
glia questa gente. Canaglia sempre e
sempre contro di noi e del nostro
nome.
Altro che amori platonici e sere
nate. politico-economiche si dovreb
bero stabilire col bastardume multi
forme c multicolore che regna e go
verna la terra della liberta' ! Liberta'
per gioco, s'intende; la terra del
puritanismo più' sciocco, dell'ipocri
sia più' sfacciata, dell'egoismo il più'
crudo ed antipatico, della dottrina
del noli me tangere e nello
stesso tempo del J'iccanasismo il più'
insulso e ributtante. Questo volevo
i dire e niente altro.
Eppure vi e' della brava gente
paesana che crede al sorriso di certi
americani i quali, giudei, inglesi, te
deschi o peggio ancora irlandesi di
sangue, per i propri affari e per
quelli soltanto, ci sanno fare la corte.
Vi sono degli ingenui in mezzo a noi
che credono al sorriso d'occasione di
politicanti in cerca di voti, e, beati
ioro, se ne vanno in sollucchero es
sendo in buona fede, forse, convin
ti che i reggitori nuovi delle cose di
' questa repubblica sono meglio dei
' vecchi e quel che e' peggio scrivono
| e vanno ripetendo che in virtù' di
tale cambiamento noi possiamo star
cene in continuata letizia. M'a no, no '
1 E' vero che tra mali maggiori e'
: da preferirsi il minore. Ma non si
chiudano gli occhi per non vedere
chiaro nei fatti che si svolgono gior
-1 nalmente intorno a noi. Ne' e' pru
dente e meno ancora consigliabile
' fare illudere il pubblico che non sa
o manca di esperienza coll'affermare
» e far credere che con l'anuninistra
zione presente alla Casa Bianca gli
"[ltaliani possono dormire tranquilli i
loro sonni essendo i loro urgenti bi
sogni presenti e futuri conveniente
mente curati e la loro felicita' quasi
- li' giunta alle porte di casa loro.
No, ripeto, no. Questo sarebbe un
i- grave errore anche quando si rico
a nosce che tra il governo di un pre
i- ' potente retrogrado, pregiudista e fe
i-gatoso e' da preferirsi sempre quel
i' | lo di uomini più' umani e che per lo
zione della Corte Suprema di New
1 York, fu discussa la causa intentata
dalla ditta -I. Friedinan e Co., con
tro l'Amalgamated Clothing Work
ers of America.
"La parte attrice chiedeva la dis
soluzione del l'Amalgamated e dolla
ri 500.000 di danni.
"Il giudice rigetto' le domande
della ditta e accolse invece le con
clusioni del procuratore dell'Amal
gamateli, che dimostrava lampante
mente come Mr. Friedman non ha
provato le accuse che formulava nel
la sua istanza.
"E con questo un altro liei sogno
dei manifatturieri svanisce".
meno in apparenza c per loro stessa
decenza pare vogliano tenerci in cer
ta considerazione.
I na glande differenza tra i due ,
governi pero' non c'è', ne' \i può' ,
i ssere, poiché' i cosiddetti americani ,
ili esazione inglese e delle terre vi-l,
cine poiché', volere o no, costituisco- |
no la grande maggioranza fra quelli ,
che hanno in mano il governo della |
cosa pubblica ed assieme ai giudei ,
le ricchezze'del paese e sono freddi ,
calcolatori per natura, incapaci di |
generoso sentire verso il popolo, inca- ,
paci di simpatia verso i nuovi arri- |
vati, uomini di carne ed ossa come t
loro, ma poveri e che non conoscono ,
la loro lingua ed i loro costumi e ,
perciò' considerati per straccioni in- j
desiderabili.
Qui tutto e' affare privato di po- ,
chi o molti a seconda le influenze ,
che si hanno nelle varie collettività' ,
e le masse che lavorano e che tutto
producono, umili e pazienti, quasi
del tutto indifferenti, sono conside
rate come esseri inferiori. Ne' qui
si consultano i popoli e per essi le
urne per cose che riguardano da vi
cino il povero e le sue necessita', co
me si e' fatto per la proibizione sta- |
bilita non pei ricchi certamente. j
L'arbitrio regna supremo dapper- .
tutto ed il pregiudizio, più' o meno '
velato dalla forma di religioso biso- (
gno, o di morale necessita' ed e' evi- ]
(lente in tutte le manifestazioni del
la vita. Soffrono solamente gli one
sti che sono poveri e con essi tutti i
poveri lavoratori senza distinzione di
classe. Soffrono i coraggiosi che non
hanno paura di mettere a nudo le
piaghe causate dai corrotti politi
canti; soffrono i deboli che non con
tano appoggi di razza, di partito o
di religione. E l'ingiustizia e' solida
mente protetta con gli abusi e gli ar
tifizi di ogni genere c con l'ingiusti
zia protetto il vizio e la
corruzione più' turpe di cui tacciono
financo i trattati di Medicina legale, j
Eppure, incredibile a dirsi, e' con
vinzione generale della grandissima i
maggioranza di questa gente, non e-1
scinsi i dotti, che in America tutto •
e' perfetto, tutto e' superiore, tutto
e' esemplare e se vi e' del male e del i
marcio, male e marciume, sono roba I
importata dal Sud-Orientale di Eu- ;
ropa in questi ultimi tempi, special- ;
mente.... si capisce, dal Bel Pae
se che "il mare circonda e le Alpi".
In tale condizione di cose che Dio
solo sa fino a quando durerà', a noi
Italiani non resta che di pensare a
noi stessi seriamente. lavorare, pro
durre, farci onore con le opere buo
ne ed egregie ed aiutarci scambie
volmente.
Aiutarci fra di noi e sapere co
struire una potenza che s'imponga
alla potenza degli altri ed in virtù'
del nostro lavoro e del nostro bene o
pcrare, reclamare forte ed ottenere
quello che ci appartiene per diritto
di numero e di meriti.
Questo non toglie che vogliamo di
sconoscere i meriti di altri e che noi
non ci leviamo il cappello a quegli
uomini giusti e saggi che non fanno
distinzione di provenienza nel reggi
mento e nella partecipazione degli
affari della nazione; ne' toglie che
noi non riconosciamo i pochi che so
no e saranno nostri amici. Ma oh se
l'ltalia potesse fare a meno di certe a
micizie e di certa gente che cambia
idee ed attitudini come il camaleon
te cambia, a secondo il luogo ove si
trova, il proprio colore.
I'hiladelphia, l'a., 4 Aprile, 1921.
DR. GIUSEPPE PASCERI
I*l I*l I*-«a*-*»».
1 NELL'OSPEDALE FABIANI
i
j Gli ultimi operati nell'Ospedale
Fabiani sono:
i 1 Pasquale Zacchei, di anni 30,
- da Notaresco, Teramo, operato di
- adenomi inguinali.
2 Achille Bartolomei, di anni
- 46, da Roma, operato di ascesso pro
til fondo del collo.
La Divina Commedia di Dante
ed i viaggi all'altro mondo
XIII.
Il viaggio di Ulisse
Il poema omerico elio ha por tito!<
"Odissea" narra il ritorno di Tlissi
dalla guerra di Troia, le avventuri
del suo viaggio in diverse parti del
la terra, la sua andata all'inferno i
finalmente il suo arrivo ad Itaca
ove era atteso dalla moglie Penelope
Nel libro XI di quel poema e' nar
rato il suo viaggio all'inferno che i
noi interessa csjHirro brevemente pei
lederne la relazione con la Div'tu
Commedia di Dante.
Allorché' la nave di I7li>se coi Mini
■ompagni giunse ai limiti del moli
lo, ove scorre più' profondo l'Ocea
-10. trovarono la regione e la citta'
lei L'iinmcrii, tra dense nuvole, ove
lon splende mai il solo. Seguirono
incora il corso dell'Oceano, secondo
e istruzioni ricevute da Circe. Ulis
se scavo un fosr-o largo e lungo un
übito ed offri' una pecora in saeri
icio evocando con preghiere gli spi
ni dei morti, i quali uscirono dal-
Krebo, di tutte le età' e eondizio
>i. Prima fu l'anima di Elpenor a
>resentarsi a<l Ulisse, un eroe della
guerra Troiana, il cui cadavere era
uttora insepolto, e lo prego' di dar
gli sepoltura, e di cremarlo. Poi si
ircscnto' Anticleia, la defunta madre
li I lis-e, ed il 'l'ebano Tiresia, che
:li predisse i disagi a cui andava in
filtro nel suo ritorno ad Itaca. La
nadre non aveva riconosciuto Ulis
e, e quando lo riconobbe, egli inva
io cereo' di abbracciarla per tre vol
e. perche' ella gli sfuggiva come
m'ombra. Vennero poi molte ombre
li donne mandate dalla regina del
inferno Pcrsefonc, tra le quali U
issc vide Tiro, figlia di Salmone?,
>oi vide Antiope, Alcmene, madre di
èrcole, Mkgana, Epieoste. l'amabile
'loris, la famosa Leda, ifimedoia,
■cdra o Procris eou la bella Arian
la, figlia di Minosse e moglie di Te
eo. Vide molte altro donne, figlie
: mogli di eroi, e quindi il fenicio
Vlcinno, al quale parlo' della guerra
omhattuta contro Troia c degli eroi
he \i erano periti. Parlo' poscia col
e Agamennone, con Achille, Patroc
o, Aiace ed Antiloco. Vide Minosse
ori uno scettro d'oro, seduto sopra
in trono, dal quale dava sentenze al
e anime clic gli sedevano intorno,
poi ville Orione che menava lo lie
tie feroci, in un campo d'asfodeli,
k'ide il tormento di Tantalo,il lavoro
lercnne di Sisifo, ed il possente Er
•olc che gode al banchetto dogli Dei
'on la bella Ebe. Finalmente Ulis
e, per tema che l'erscfone gli man
lasse la testa di Oorgone, alla cui vi
ta si diventava di pietra, fece ritor
ni alla nave tra i suoi compagni di
viaggio.
Nell'inferno omerico non vi sono
1 ivisioni di pene e di peccatori, ma
utti, buoni, cattivi e indifferenti si
rovinio nel seno della terra, donde
■ ino evocati col sacrificio di Ulisse.
Le anime che sono all'inferno sono
■emplieemcnte idoli o fantasmi del
la loro persona una volta vivente,
ma non esercitano nessuna funzione
lellifspirito, cioè' pensiero, volontà',;
sentimento, che appartengono solo '
alla mente. L'anima o psiche, secon
do Omero era solo il principio vita
-10, mentre la mente detta tbimos era
la sede di quelle facoltà'. Quando
l'anima si separava dal corpo ed en
trava nell'inferno perdeva ogni co
scienza c pensiero. (11. XXIII. 103-
101), non sapeva nulla di quanto ac
cadeva sulla terra e non vi poteva far
ritorno. (Ib. Ì5-76.) Sicché' non vi
irano spettri di defunti sulla terra,
e questi non potevano esercitare nes
suna influenza" sui vivi. In che mai
consisteva la personalità' presso 0-
mero? Essa consisteva in tutto l'uo
mo vivente, cioè' nella combinazione
dell'anima col corpo. Questa era la
lottrina dell'lliade; ma nell'Odissea
si trova elio le anime avevano un cer
to grado di coscienza, di pensiero e
di vitalità', che loro veniva, bevendo
del sangue della vittima offerta in
sacrifizio da Ulisse.
Secondo la dottrina animistica ed
I il culto degli antenati, le anime s'in
teressavano delle cose del mondo
quando loro si offrivano sacrifieii.
Anche presso i primitivi Ebrei,
secondo scrive Charles, le anime nel
lo Sheol avevano un certo grado di
energia e di potere per beneficare o
danneggiare i viventi, e queste idee
erano derivate e mantenute nel popo
lo dal culto primitivo degli antenati.
| Ma nella religione officiale dei pro
feti col monoteismo giavistico si per
dettero le tracce di quelle dottrine,
e la immortalità' dell'anima fu per-
Fa quel che devi, &wengt
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.M
Una Copia 3 Soldj
cinta di vista fino al terzo od al quar
to sottili» prima dell'era volgare,
quando fu di nuovo adottata dietro
l'influenza delle dottrine orientali ed
elleniche.
sono lo vedute omericheoir-
Va l'immortalità'? L'uomo una volta
-ceso all'inferno non poteva mai più'
j tornare sulla terra, (ili eroi riceve
vano il dotto dell'immortalità' men
tre erano ancora viventi e come tali
etano trasferiti nei campi Elisi, co
nio Menelao, oppure erano rapiti al
cielo, coinè Ganimede. L'immortali
ti!' era un privilegio dilaniente di
coloro che erano gcneiati dagli Dei,
«>l>pitrr concesso a qualche mortale
per intercessione di qualche divini
tà' favorevole.
Non -i trova ne-suna menzione di
pena o di premio per le anime dei
trapassati. K' vero che vi e' Minosse,
il glorioso figlio ili Giove, che dal
suo trono da' sentenze ai morti, men
tre questi gli siedono intorno e gli
domandano il suo giudizio, ma e' un
semplice giudizio del Itene e del ma
le fatto dai morti mentre erano vi
venti, e non si trova nessuno indi
zio ili premio e di pena.
Se Ulisse vede Tizio sbranato da
gli avvoltoi. Tantalo tormentato dal
la sete. Sisifo che lavora eternamen
te senza nessun risultato, questi e
sempi non sono ima vera teoria della
retribuzione, ma sono piuttosto alle
gorie di una continuazione all'altro
mondo della vita di questo mondo.
l'er trovure il premio e la pena
nell'altra vita bisogna venire al tem
po dei misteri e riti di Dionisio e
di Klensi. Il culto <li Dionisio era
penetrato in Grecia dalla vicina Tra
ia e fu alquanto ringentilito e tno
lificato dal nativo culto orgiastico
lei Traci. Questi erano persuasi che
l'anima era ili origine divina e per
•io' era immortale, onde avevano un
•erto disprezzo o noncuranza della
t'ita terrena. Nei riti orfici si trova
litro dal disprezzo del mondo, un
sentimento di colpa e di peccato del
otto estranei allo spirito greco. I«a
oologia orfica insegnava il disprez
zi del mondo, le sofferenze della vi
li in pena del peccato: insegnava
>he l'uomo era formato da due par
i: dallo spirito di Dionisio e dal
•orpo dei Titani, avendo Giove for
naio gli uomini dai corpi morti dei
rifatti. Onde il corpo era qualche co
ti ili impuro, mentre l'anima doveva
'sserne liberata per mezzo di peniten
:c e privazioni, astenendosi dal tnaxi
;iare carne e seguendo altre prescri
sioni ascetiche. Da vita dell'anima
•ra in opposizione con la vita terre
tre e corporale. L'uomo non poteva
on le sue forze liberarsi dal pecoa
o e dalla corruzione per conseguire
a vita eterna, ma lo poteva fare so
-0 con l'unione interiore col Dio sal
datore. L'uomo pio aspirava quindi
ill'unione con Dio, e con la morte si
ilierava dal peccato e dai mali del
mondo.
Nei misteri Eleusini, nel culto di
Mitra e in altri miti posteriori era
predominante il pensiero che l'unio
ne con la divinità' liberava l'anima
lalla morte eterna. (V. (}. Keville.
La religion a Home sous les Severes
pag. 146, riportato dal Soderblom
r>p. eit. 381).
La dottrina orfica si mescolo' con
1 misteri eleusini ai quali erano ini
ziati, oltre dei Greci anche gli stra
nieri, ed il sentimento dell'altra vita
era cosi' prevalente che essi reputava
no la morte come il massimo bene.
Sopra una tomba infatti nella via
sacra di Elcusi si legge la seguente
iscrizione: Ton thanaton Ihnetois ou
racon all'aguthon, cioè', la morte per
gli uomini non e' un male ma un
bene. San Paolo soleva dire: Cupio
dissolvi et esse team.
In una iscrizione di Nabluy sta
va detto che la morte era la serva
di Proserpina, e poco lungi si trova
va una iscrizione cristiana in cui la
morte era designati» come figlia del
Padre celeste per la fede in Gesù'.
Segno manifesto della evoluzione psi
cologica e religosa del popolo.
Dr. F. CubicciotU.
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