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2 CHE COSA FARE DELLA COLONIA ERITREA? L’opinione dell’esploratore Ing. Capacci. MENEI.II E’ SEMPRE DA TEMERSI PER NOI ITALIANI. Ritirarci soltanto a Massana sarebbe un errore ed un pericolo La “Nuova Antologia” pubblica un importante articolo dell’ingegne xt! Luigi Capacci, del quale e nota la lunga prigionia allo Scioa. L’inge gnere Capocci esamina il programma africano del governo clic* egli riassu me in queste «lue proporzioni: —Metter la Colonia in condizioni tali che non vi sia più alcun pericolo di avventure rischiose. —Metter la Colonia in condizioni da poterla tenere con spesa limitata. L’ingegnere Capricci approverebbe tale programma, per quanto monco, ma trova inadeguati e pericolosi i Vista dei Monto Tainalpais, la pittoresca volta ohe domina la nostra Ita ia da cui si godo una dolio più splendido visto olio offra la natura o dove giornalmente si affollano i visitatori, sia ascondoudo il Monto a piedi, sia ascendendolo mediante la ferrovia mezzi che il governo si propone di a doperare. Quindi prosegue: —Per il raggiungimento di questi due scopi il governo non trova da fa re altro che proporre l’abbandono dell’altipiano e il ritiro a Massaua: ed é questo appunto, secondo me, un espediente che apporterà quantità di mali e di pericoli nuovi, senza por trac alcun riparo ai mali e ai pericoli vecchi. Con questi espedienti, né si viene a diminuire la possibilità di nuocerci a nessuno dei nostri probabili nemici né si elimina alcuno dei coefficenti L’ITALIA, ft AH FRANCISCO, CAL., che condussero alla disgraziata cam pagna del 1895-9 G e quindi quella piccola economia che si potrà forse ottenere col ritiro a Massaua e più che controbilanciata dai rischi e dai pericoli di avventure, che sono anche maggiori di quelli che si hanno col l'estensione attuale della coloni. Lo scrittore crede che dervisci e tigri ni non costituiscono per noi il maggior pericolo, rappresentato, in cove, da Menelik. 11 Capucci così ne parla: Egoista é positivo, la gloria delle armi non ha avuto alcuna attrattiva per lui. Per lui 1 guerra é sempre sta ta una dura necessità dei casi estremi un espediente che si cerca di evitare in tutti i modi c a cui si ricorre solo quando non vi é altra via per uscir da una situazione difficile. Lo abbiamo visto esitante a conqui stare 11 arar, mentre sapeva che non vi erano che un duemila fucili, di fronte a lui che ne aveva più di 20,- Ma ciò che vi é di più caratteristi co é la cui lotta con Giovanni, a cui si sottomise senza battersi, e a cui pa gò sempre un tributo, cercando di suscitargli contro dei nemici, ma non osando mai di affrontarlo egli mede simo. Sarebbe intcresssantissimo docu mentare la lotta dì astuzia fra il Go verno italiano e Menelik, in cui o gnuno dei due cercava di mettere in guerra Giovanni coll'altro, per prolit tare dei risultati. K’ stata una lotta di parecchi anni e colla sua abilità Menelik vi guada gnò fucili e denari, e poscia l’impero quando i Dervis rivolsero la contro versia con l’uccisione di Giovanni. L'ing. Gapucci aggiunge che .Mene lik si decise a muoverci guerra (pian do vide il suo trono in pericolo. —Ottima la vittoria di Adua Me nelik si guardò bone dal proseguire e dal passare il Marei) ma rassicurato oramai sulla stabilità del suo trono, se ne tornò indietro subito, ed anche allora sarebbe stato pronto a darci l’antico confine del Marci) ed i pngio nieri, contro l’abbandono del tratta to di Uccisili. Tutto questo dimostra chiaramen te che non fu per nulla l’idea di con quista che lo spinse contro di noi. L’ingegnere Capiteci afferma che Menelik non ha piu attualmente al cun interesso a muoverci guerra, e sostiene che il ritiro dall'altipiano peggiora la nostra situazione ritenen do che la nostra ritirata dcll’altipim n uéwicrt-i'iò or ammettevo.ili. sana per avere un porto di mare. FI qui, il Gapucci osserva. Finché la Colonia ha l'estensione attuale, abbiamo un commercio, un agricoltura, delle popolazioni da pro leggere e abbiamo la speranza di col locarvi in avvenire una parte della nostra emigrazioni'. Ma. ristretta i Mussami, con un ideale la dobbiamo tenore!' A quale scopo faremmo no: dei sacrifizi di danaro e di sangue? 1. ingegnere ( apneei nota quindi elio nell’Kritrea alibìamo due zone: l una arida, dal clima soffocante e sol tanto i ricchi possono vivere, dove bisogna far venire dal mare tutto l’oc coroni e per vivere; l'altra, invece, ó sufficientemente fertile e produttiva, il clima vi é sano e confacente agli europei in generale ed a noi in parti colare. Le popolazioni labriose tran quille, rispettose, ei diedero costante mente prove di fedeltà si staccarono dalla loro razza per difendere la nostra bandiera e pagano il tributo regolarmente. Lasciando pertanto l’altipiano, si la seia la parte buona per tenere quella cattiva. Risorgeranno inoltre gli udii e le gelosie fra i capi e si ridesterà li brigantaggio; i capi che furono a noi fedeli saranno scacciati ed i loro pae si messi a fuoco. Noi por difendere la popolazione della zona marittinfli dovremo ricor rere allo truppe bianche, perché gli ascari, una volta abbandonato 1 alti piano, diserteranno. Così, invece di diminuire la spesa, saremo costretti ad aumentarla. Dopo altre considerazioni lo scrit tore così conclude: —Di tutti i rimedi... .il ritiro a Massima non solo non é un rimedio, ma é un peggiorativo; perché distrug ge il nostro prestigio in Africa e in Europa, non ci procura alcuna econo mia e ci porta inevitabilmente incon tro a quelle avventure che tutti tenia mo. Meglio dunque tenere la colonia nei limiti attuali cercare di sviluppar ne il commercio e l’agricoltura, in modo da togliere quell'aspetto di provvisorietà che ha finora; e possia ino esser certi che gli interessati a quel commercio e a quella agricoltu ra saranno i primi a reclamare con tro ogni possibile avventura. l'l bisogna poi anzitutto avere il coraggio di togliere i militari dal go verno della colonia, per metterli al loro posto naturale, che é quello di di fenderla quando é in pericolo, e so stituirli con un governo borghese o civile che dir si voglia, il quale non avendo alcuna propensione per anda re alla ricerca di una gloria inutile, cercherà di sviluppare pacificamente le risorse della colonia e farà tutte quelle non lieve economie che un’am ininistraziono prettamente militare non può, o non sa fare. Ci si pensi adunque seriamente prima di abbandonare una colonia che ha ancora nn grande valore e che é suscettibile di un migliore avvenire e non si faccia colpa ad essa di avve ni menti che sono il prodotto degli or rori degli uomini combinati cogli er rori di un sistema. Lo scritto dell’ingegnere Capucci susciterà certamente nuovo polemi che sull’Africa. In sostanza egli sostiene che piut tosto del ritiro a Massau’sa é miglior partito l’abbandono completo della colonia. Ogni opinione 6 rispettabile spe cialmente quando viene da persone competenti. 11 problema, però, fu già studiato e le ragioni per cui il go verno s’attenne, e la Camera approvò la linea di condotta adottata, sono note. Dell’articolo del Capucci abbimi tornito conto quindi obbiettivamente e-' 'e disquisizioni che potrà su re alcun mutamento neppure iniziale nella condotta di massima chiaramen te tracciata col consenso del parla mento e coll’approvazione popolare. $2.5Ca s2b PER Cinture Elettriche! 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