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Patria e umanità* Giustizia e fratellanza MORNINO DAILY NEWS Il più Grande Giornale Italiano negli 8. U. — Il solo che ai pubblichi ogni giorno in otto po pone cor illustrazioni. L’ITALIA Giornale Quotidiano del mattino VIVE E LOTTA A DIPESA DEL NOME ITAUARO PMCZZI D‘ABBONAMBNTO: Un Anno - - - $6.00 Sei Mesi - » • 3.25 Tre Mesi - - • 1.75 Un Mese, in città, .60 in questa terra cosmopolita, dove insieme al popolo americano vivono popoli d'ogni I 1 raziùa c d’ogni paese: Qui, dove lo spirito di nazionalità si acuisce fortemente nella gara del lavoro tra i figli ai tutte le Patrie eurooee e americane; Qui, il giornale L’ITALIA vive c lotta a difesa del nome italiano, per tener vivo ed alto l’amore e l’attaccamento verso la Madre Patria, per suscitare nei nostri emigrati un sentimento di dignità collettiva Italiana. educando la coscienza loro alla grandezza e virtù della razza italiana, alle glorie nazionali del 'Maaato, al virile e civile risveglio del presente, alle liete c ragionevoli speranze dell’avvenire. ALMAGIA, PATRIZI & CO., EDITORI-PROPRIETARI HEDATIOHJ —■ G. Almaoia*, Ivo. £. Patrizi, TELEFONO BUSH 191 UFFICIO i 12 MONTGOMERY AVE. SAN FRANCISCO, CAL. I Tatti del Giorno MOTE E COMMENTI EDITORIALI. MANIA OMICIDA. La guerra, questo delitto collet tivo e mostruoso, ha un principio e un termine ; vi dev’essere un vin citore e un vinto, e il vinto biso gna che pieghi alla fatalità e si ras segni. Il voler continuare la lotta, da parte del vinto, quando non può più resistere all’avversario, quando ha esaurito i mezzi per lottare ; l’ostinarsi alla continua zione della guerra, quando le for ze sono distrutte, almeno per un periodo di tempo, per quello utile alla lotta utile, è segno evidente di pervertimento intellettuale, e il delitto mostruoso diventa più orribile e più riprovevole. La battaglia di Mukeden, com battuta fra giapponesi e russi, è -tata la più sanguinosa che abbia avuta l'età nostra : ile perdite dei russi sono state senza numero, la sconfitta immensa, la demoralizza zione battagliera e l’avvi li irretito di tante migliaia di uomini, cacciati per l'immenso sconosciuto territo rio da un nemico inferocito dalla vittoria e che vuol trarne tutti i vantaggi materiali e morali, sono irreparabili, e domandano tregua. Le perdite materiali di armi, muni zioni, provvigioni, finanche di me dicinali, rendono più disastrosa la sconfitta russa, e rendono impos sibile un ritorno prossimo alla lot ta sanguinosa. Ci vorrebbe un anno a rifare e cercito e materiale da guerra, se tutto è andato perduto e distrut to, bisognerebbe cacciare dalle campagne verso l’Asia i miseri con ladini pacifici, ignari della guerra e dei suoi orrori, bisognerebbe spingerli come animali da macel lo sui carrozzoni ferroviari! e cac ciarli bestialmente per la via sibe riana, per formare un nuovo eser cito da essere ingoiato dal mostro della guerra distrutto dalle batta glie sanguinose ed infrnuttuose. lùblKMie, che cosa accade? Che cosa si pensa delI'autoLrate russo e dai suoi tristi e feroci consiglie ri? Ah, si pensa a continuare la guerra, ihviando nuove vittime in Asia accumulando dei nuovi debi ti all'erario, distruggendo uomini e sostanze. Questa è mania omicida! E’ o pera da pazzi morali ! E un popolo di 130 milioni dev'essere dominato da cotesti pazzi morali, e deve sog giacere alla morte e alla distruzio ne per soddisfare il sentimento morboso di pochi uomini, che han no un pervertimento intellettuale così profondo da non comprendere l'orribile stato delle che sono BANCA D’ITALIA *-3 Montgomery Ave. San Francisco, Cai OaAtAIiK SOTTOSCRITTO $800,000.00. 81 transigono affari bancari In generale e si accordano le migliori condlelonl sul cam bio. — 81 pagano Interessi se mi annualmente su tutti 1 de positi di risparmio. SI sollecitano Corrispondenti MIU TIRILA >TÌV-< CAPITALE VERSATO $180,000.00 SI fanno prestiti su propri* t& fondiarie, garantite ed ap provate. — I depositi si posso no mandare per vaglia postala ezpreas o check. SI sollecitano Coati Cornati. DFFIOiALIi Aat. Chlohlsola, Presidente — A. P. Giannini, Vice-Presidente — Che*. F Grondoaa, Segretario — Geo. O. Cagllerl Cassiere — Ansando Padrini Assistente Cassiere. DlHBTTOHIi Aat. t'hlrhlaoln — !.. Scatena — G. B Lavaggi — A P, Già maini !.. De martini — G. Conta — Geo. Q . Cagliari — Q. J Berberi — JaB J. Wmmrnm Jos. F. Cavagaaro — Chaa. F. Grondo ss. NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA (Florio e Rabattino) Servizio Celere tra Genova, Napoli, Palermo, Messina e New York PARTENZE DA NEW YORK LOMBARDIA 20 Aprile LIGVKIA 4 Maggio SARDEGNA SICILIA MIRZEL, EELTMANN & CO. Agenti Generali 11 BROADWAY NEW YORK Per informazioni e biglietti rivol gersi a ALMAGIA*. PATRIZI & CO. 12 Montgomery Ave. San Francisco. AGENTI GENERALI per la Costa del Pacific* LA VELOCE NAVI6AZIQNE ITALIANA A VAPORE Servizio Postale tra Genova, Napoli, Palermo, Messina e New York. PARTENZE DA NEW” YORK WASHINGTON a» Aprile NORD AMERICA 8 Maggio CITTA* DI NAPOLI . . IO Maggio CITTA’ DI TORINO 31 Maggio BOLOGIMESI.HARTFIELD & Co. Agenti Generali 3» WALL STREET NEW YORK Per informazioni e biglietti rivol gersi a ALMAGIA’, PATRIZI & CO. 12 Montgomery Avo. San Francisco AGENTI GENERALI per la Costa del Pacific* destituiti da ogni senso di umanità per richiedere nuove e numerose e inutili vittime sui campi di lotta in Manciuria? Forse in un rifiuto dalla Fran cia a prestar danari è a sperare per la fine della guerra, poiché nessu no si muove a consigliare la fine delle inutili stragi, nessun re, nes sun Parlamento ha l’rniziativa di consigliare i pazzi morali a desi stere, nessun amico, se la Russia degli czar ne ha, si assume l’uffi cio grande, rimandarlo di mostrare ai pazzi l’abisso nel quale buttano e trascinano il povero popolo con la violenza imbellettata di vane parole di patriottismo e di amore all’autocrate ! Anche la Francia intellettuale è stanca dello czarismo, come la Francia bancaria è stanca di pre stiti alla Russia che ingoia i mi ,bardi con la corruzione ammini strativa e con 'le spese di guerra che vanno a svanire nel fondo dei mari o negli immensi ora desolati campi della Manciuria ! E se que sta stanchezza giunge a realizzare le speranze degli uomini sani, la Russia ufficiale non avrà più da nari per la guerra, e questa sarà fi nita ner esaurimento. E venga pre sto l’esaurimento a sottrarre nuo ve vittime dal macello immane, e faccia risanare la mente e il cuore di coloro che sono invasi dalla mania omicida. Un anno addietro appunto noi avevamo preveduto queste scon fitte russe; ma credevamo che il buon senso avrebbe avuto il so pravvento nelle sfere autocratiche e a tonino opportuno avrebbe sal vato dalla rovina la Russia e dalla morte le centinaia di migliaia di vittime innocenti. Come potrebbe esser meno infe lice l’immenso popolo di tutte le Russie, se fosse governato umana mente. razionalmente, liberamen te, se fosse aiutato allo svolgimen to della vita economica e intellet tuale nel suo sterminato territorio, senza bisogno di nuove conquiste, e quindi senza bisogno di guerre e di stragi! Ma allora l’autocrate coi suoi consiglieri sarebbe savio. G. Sergi. A New York £ stato offerto per l'I na ugni razione di mi palazzo, un pranzo olio à costato Ort.OOft franchi. 11 pranzo era una imitazione del pranzo del dura d’Alba. ambasciatore di Spagna in Fran eia. n*d secolo XVITI in occasiono del la nascita del principe delle Asturie. A pli invitati alla, fine del (trancio pranzo furono dati doni, consistenti In piccoli oroloei di oro da tavola per le signore e in spilloni d’oro per fermale il fiore al l’occhiello per Rii uomini. ♦ * ♦ A1VVTIT congresso Universitario, che si terrà a Pavia il 25 corrente, interver ranno varie rappresentanze di studenti esteri tra le altre vi sarà quella degli studenti della Università di Grenoble ( Francia). L’ITALIA, SAN FRANCISCO, VENERDÌ’ 14 ACRILE 1905. PROCESSO MUORI. (CoBtlnuloM della Pelata Pastai) slbizione dei documenti aventi carat tere pornografico, la Corte si ritira per pronunciare ordinanza se devasi, procedere a porte chiuse. Dopo Cinque minuti la corte rien tra in sala d’udienza, ed il presiden te pronuncia ordinanza colla quale si prescrive che l’udienza, nella par te relativa alla lettura di quei docu menti sia temuta a porte chiuse. Si fa sgombrare l’aula da tutto il pubblico e la tribuna dei giornalisti, nella quale si notava il tenore comm! Tamagno. Rimangono soli |i (testimoni, ma anche le donne quasi tutte se ne van no. A PORTE CHIUSE L’udienza a porte chiuse durò un’o ra e venti minuti. Linda Murri dichiarò che non In tendeva di assistere a questa parte dell’udienza, e l’avv. Serenimi la con sigliò ritirarsi. Dapprima si voleva adattare il temperamento di farla assistere all’u dienza dalla porta del gabbione per ché la legge prescrive che gli accusati debbano essere presenti e cosi si cer cava di evitarle l'audizione delie cose pornografiche e nello stesso tempo di ottepmemre alia prescrizione del la legge. Ma poi si preferì lasciare che si re casse nella sua camera di sicurezza. A norma dii procedura l’ufficiale giudiziario Riccio si recò ad intimar le di ubbidire agli ordini di giusti zia. Linda dichiarò di non voler assiste re all’udienza. Allora il Presidente, dopo aver fat to dare lettura della risposta di Lin da Murri, ordinò di procedere oltre nel dibattimento. Furono presentate ai giurati alcu ne fotografie di donne nude, carto line con figure nude ed un disegno sconcio che viene chiamato l’occhio di Dio, perchè al centro campeggia qual che cosa che vorrebbe raffigurare l’occhio simbolico nel triangolo. Si lessero poi due scritti pornogra fici, roba da collegiali e da amanti di questo genere, molto volgare di osce nità: uno consiste nelle riparazioni e verniciature a parti del corpo in qua dri o statue di santi e sante. Questi in sostanza sono gli oggetti trovati nella, famosa cassa numero 4, e cioè nei mobili del Bonmartini, ai quali bisogna aggiungere un disegno osceno trovato nel suo portafogli. Si lessero altresì alcune lettere di rette dal Secchi alla Linda, in due delle quali si trovano frasi poco cor rette. Diamo un saggio dell’epistolario che reca un’idea della passione fra i due amanti: 22 Giugno 1900. “Amor mio caro santo, quello che tu tanto temevi è avvenuto ieri; non sono passato sotto le tue finestre trat tenuto in casa da... horresco referens, e loMirà Tisa! “Questa è talmente stizzita per conto tuo che a cominciare da sta mattina quando è venuta in camera fino ad ora che ti sto scrivendo, non ha fatto altro che rompermi ì. .. tim pani mortificandomi e minacciando mi in tutte le maniere; tanto che se ♦i stizzissi anche tu sarebbe veramen te troppo. .. Essa non vale il piò u ,tulle e recondito componente della mia gentile mimosa, che io spero ve dere stasera, a patto però che si stia tutti e due da buoni figliuoli, perchè oltre a quello che tu stessa hai sicu ramente osservato, sai che mi fa ma le, e io ne sento anche ora un poco. Fa un gran caldo, mia gentile, senza contare li proverbio bolognese: Quand al gran ei met la spiga, con quel che segue che ti dirò stasera. “Tu dirai che il caldo mi dà alila testa e che mi fa perdere la tramon tana. ora che ve ne sarebbe tanto bi sogno, ma la colpa è delle tue cravat te che mi riscaldano troppo e mi trattengono il sangue alla testa. “Oggi non sarà prudente che passi sotto alle finestre, perchè il venerdì è giorno di visite e io non sarò che. .. l'ultimo a venire. Povero Calduccio! Non ho purtroppo dimenticato quel lo che mi hai detto lo scorso vener dì, che avevo fatto bene a non passa re, perchè tu non avresti potuto far ti vedere e guardare in già: ti era impossibile? Gran Dio, qual lume! in che posiziono potevi essere per non potere guardare in già? Santi numi! [qualche cosa sento che mi si... fra quei pochi capegll che mi restano; non poteva certamente essere che li na posizione supina! Ah! infame! “Calduccio”. “Cara amica mia, “Sono contento che già ti sia arri vala la mia lettera scritta in viaggio, il cui disguido mi dispiaceva, non tanto per non passare per trascurato, quanto perchè avevo proprio fatto di lutto perchè ti arrivasse a tempo de bito e l’aveva impostata io stesso. Co me avrai già veduto dalla mia di ie ri ci siamo accordati nello stesso pen siero di mandare cioè la Tisa domani o dopo domani a preparare la casa per venire poi io magari nella notte seguente o la mattina dopo. Non ve do l'ora di trovarmi costassà, vicino alla mia Lindlna, per prodigarle tut te le amorevoli cure che merita 11 suo stato poco soddisfacente di salu te, per animarla, per farla ritornare piacente e bella come era giovinetta e. . mi voleva coel bene! (Mostro?) \ quest’ora attenda le Istruzioni che mi verranno domani a mezzodì per la Tisa e che avrà già spedito; tl prego di dirmi senza complimenti che cosa desideri che porti con me da qui per te. perchè per me non poeterò che scarponi e danari avendo intenzione di vivere la vita della mia Lindina e delle selve o meglio dei boschi, ma con lei. .. ecc.’’ Durante l’udienza a porte chiuse vi fu un vivace battibecco tra gli av vocati Altobelli e Nasi. Pare che siansi rievocati incidenti di un processo svoltosi a Milano e che siasi parlato di sistemi di difesa di li na regione piuttosto che di altra, tl presidente scampanellò plà volte, ed infine ritornò la calma. CRONACA DELLA CITTA E DELLA COLONIA ITALIANA COSE DI FAMIGLIA. Il ritiro di G. Almagia dal la nostra Ditta. AVVISO AL PUBBLICO. Portiamo a conoscenza del lettori e del pubblico in generale che il Si gnor Giovanni Almagià si è ritirato dal giornale l’ITALIA e dalla Ditta Almagià, Patrizi & Co. (proprietaria dell'omonima Agenzia e dell’lTA LIA), vendendo la sua parte di pro prietà cd interessenza all’Ing. Ettore Patrizi che è divenuto cosi proprie tario di tutta l'azienda, assumendo in pari tempo la direzione dell’ITALIA 0 degli affari inerenti all’Agenzia. Almagià, Patrìzi & Co. A! CONNAZIONALI. Nel momento di ritirarmi dagli af fari sento il dovere di mandare un af fettuoso saluto al connazionali che nei dodici anni da me dedicati a que sto giornale mi furono larghi di in coraggiamento e di appoggio. AUTng. Patrizi che da oggi ne as sunte da solo la direzione ed ai colle ghi e compagni di lavoro auguro for tuna ed al giornale l’ITALIA il co stante favore della Colonia. Giovanni Almagià San Francisco, 13 aprile 1905 A! LETTORI. Col ritiro del collega Sig. G. Al magià, la direzione dell'ITALIA pas sa interamente a me sottoscritto. Nel l'as.atimerla, io comprendo tutta la re sponsabilità ed importanza annessa a questa posizione ed esprimo sincera mente la fiducia di poter compiere con coscienza il mio dovere verso i lettori in generale e la nostra Colonia in particolare. — L’ITALIA conti nuerà a mantenersi fedele al pro gramma di giustizia e d’italianità che si è imposta da tanti anni, ad oc cuparsi con amore dello sviluppo e prosperità delia Colonia italiana, portando In ogni questione cplonia.le quell’imparzialità e sentimento di giustizia che mi furono sempre di guida in ogni mio atto. — Io consi dererò il giornale come una proprietà collettiva dell’intiera Colonia che lo mantiene e lo ha reso prospero, eppe rò l’ITALIA continuerà ad essere su periore alle meschine ed infruttuose lotte personali, indipendente da tutti] persone ed istituzioni — ma con tutti cortese, equa e disinteressata. Nel vedere allontanarsi dalla fami glia dell’ITALIA 11 Signor Giovanni Almagià, provo un senso di vivo rin crescimento che non so celare. Ab biamo lattato insieme per tanti anni, insieme vinto gli ostacoli che ci sbar ravano la via, insieme lavorato con amore per fare dì questo giornale l’organo fedele della nostra Colonia: a lui quindi il fraterno saluto mio e dell’intera famiglia dell’ITALIA, coll’augurio caldissimo che egli possa ancora lietamente riuscire in quella qualunque intrapresa a cui dedicherà la sua intelligenza ed attività. — L’ITALIA, alla quale egli ha dedicato tanti anni della sua vita d’America, gli sarà sempre amica memore e fe dele. Ing. Ettore Patrizi A PORTE APERTE Alle ore 16,10 si riammette il pub blico noll’aula. La Linda manda a dire che vuol ritornare al suo banco e torna in fatti. Il Presidente l’avverte che in sua assenza si lessero e si rammostrarono alcuni documenti trovati a Gavarze re nei mobili del marito. Si prosegue l’esame dei testi. Turazza Giacinto, di Padova, co nobbe il conte Bonmartini fin dal 1882. In Padova si era sparsa una vaga opinione che il conte fosse di intelligenza non troppo sveglia e di costumi non corretti. Ma per cono scenza personale fatta col conte po tè accertarsi che tali giudizi non era no fondati. Conobbe pure il Bonmartini a Ro ma: egli era entusiasta dei suoi stu di medici e dei lavori che compieva nella clinica del prof. Baccelli. Diceva che non poteva andar d’ac cordo col cognato, socialista, mentre egli era conservatore. Era addolorato dì non poter avere seco i figli. Aveva una soggezione delia moglie. Sperava di diventare assistente del professor Murri. All’ing. Colle il'Bonmartini avreb be detto che se fosse stato trovato assassinato sarebbe per opera dei Murri. Ma non può affermare se que sto discorso gli sia stato fatto dal Col le prima o dopo il delitto. | li Bonmartini parlava assai bene del prof. Murri ed era affezionatissi mo ai suol bambini di cui parlava str venie. SI Impegna una discussione, - già iniziata nelle passate udienze, circa la opportunità di licenziare alcuni te stimoni già uditi. Si viene ad accordo di licenziare parecchi, ma le parti si conservano il diritto di richiamarli in caso di bi sogno. Alle ore 17 è dichiarata chiusa l’u dienza e rinviata la prosecuzione a martedì, ore 13. CALZOLERIA ITALIANA <tl I.uIkI Tlmossl. 408 Pacific SI. Riparazioni: mezze suole da uomo in chiodate 60 et. — mezze suole da don na 35 et. — mezze suole per radazzi 26 et,. Mezze suole cucite a mano 75 et. Si vendono anche scarpe di seconda ma no. Si fanno scarpe all'ordln con cuoio di primissima quaiitii. II negozio è pu re fornito di qualunque misura di scar pe nuove e stivali. Prezzi moderati IL FUNERALE M MAGIO VIIARDO. Tortwicl resta latitante ~ la taglia e’ <n S5oo L’Inchlcsia MiCermaatr ha Maga gutsr «m Ieri mattina, già prima delle 9, una gran folla, in massima parte compo sta di italiani, ma fra la quale erano pure numerosi gli americani di ambo li sessi, avidi di sensazionalismo, si I radunava di fronte e nelle adiacenze 'dello stabilimento di pompe funebri 'di E. Castagnette, al No. 643 di via VaiMejo. Erano pure in evidenza moltissimi poliziotti e detectives, 1 primi in uni forme, gli altri in borghese. Questa pletora di poliziotti è ser vita a porgere l’occasione ai giornali della sera, di pubblicare una nuova serie di sciocchezze, asserendo che si temeva che qualche serio incidente potesse sorgere, da un momento al l’altro tra' la folla degli Italiani. Il fatto si è che l’affluenza degli agenti era semplicemente dovuta al (fatto che si aveva una, sia pur lonta na, speranza di poter trovare, tra la folla il Tortorici o, nel fermento, co gliere a volo qualche indizio, dal qua le la polizia potesse trarre partito. Questa speranza è rimasta delusa completamente, ma olò non toglie che ! a questa soltanto vada attribuita la presenza di tanti agenti sul luogo. Pochissimi partecipa rotto al funerale. Al funerale propriamente non par- I teciparono che pochissimi italiani e, jfra questi, il fratello deil’ucoiso, Cri spino Vllardo, il Fretitta e oerti Tas sia e Tarano, amici intimi del de , funto. Anche questo fatto ha porto il de stro ai giornali della sera di ribattere 1 sulle loro stolide invenzioni di ter- I ribili associazioni a delinquere e di misteriosi terrori, che avrebbero dis suasi gl’italiani dal partecipare al fu nerale. Nessuno dei “reporters” di quei 1 giornali si è dato la pena di pensare ] che il Vllardo si trovava a San Fran ; cisco solo da un tempo relativamente breve e non contava molti amici, es sendo di indole assai poco comunlca jtiva, come lo stesso suo fratello ha dichiarato. A ciò si aggiunga la na- I turale ripugnanza che molti forse in jdmsse a non assistere alla lugubre ce rimonia ed il fatto che, intorno al fe [ retto di Viiardo non si trovarono ra dunati che pochissimi italiani resta 'cosi spiegato, senza le strambe sup posizioni dei giornali americani. Semplice cerimonia. I La cerimonia funebre, imponente, nella sua semplicità, fu celebrata nel la camera mortuaria della ditta Ca stagnette e cominciò poco dopo le 10 antimeridiane, nè duro’ molto a lun go. Quattro ceri ardenti intorno al fe retro ed una massiccia croce, che sor geva presso il catafalco, formavano gli unici arredi sacri di quel triste ambiente. . Il padre Redahan celebrò le ese quie, secondo il rito cattolico roma no e benedisse il cadavere. Le preghiere d’uso furono recita te dai presenti e quindi 11 feretro fu chiuso per sempre. I quattro suddetti trasportarono quindi sul carro funebre la modesta cassa e presero poi posto in due vet ture, dopo di che il piccolo e triste corteo si avviò al cimitero, seguito per un certo tratto di strada da una gran folla, che andò via via diradan do, finché all’angolo delle vie Market e Kearny il carro funebre e le due vetture rimasero soli. Come si è detto, la cerimonia fu as sai semplice, ma non mancò per que sto di una certa triste solennità. Riposa lilialmente. Ed ora finalmente, sotto le verdi ■zolle del Cimitero Italiano, riposa in pace la salma mutilata di Biagio Vl lardo, dopo essere stata oggetto di orrore e di commiserazione a migliaia di persone, che in quella affissero gli occhi, esterrefatti. # La sua tomba sarà forse presto di menticata come presto sarà ricordata solo, nella storia dei pià orribili de litti passionali, la tragedia orrenda, che a Biagio Vllardo costò la vita e per la quale Pietro Tortorici erra ora bandito, ricercato accanitamente dal la polizia, mentre la sua povera mo glie soffre ed aspetta con rassegna zione, l’ora non lontana, in cui* le sa rà forse dato di provare luminosa mente la sua innocenza. Ma temiamo purtroppo che non co si presto come il ricordo della vittima e della tragedia si dilegueranno le prevenzioni e la falsa impressione, che, grazie a quel gioielli di giornali ■americani, negli americani incolti e creduloni, ha creato questo orribile si, ma volgare e comune delitto, a tutto sfavore degli italiani in genera le ed in particolare dei meridionali. • • • L’inchiesta del Coroner, sull’ucci sione di Biagio Viiardo, avrà luogo alla Morgue questa mane. VI assisterà un nostro "reporter” e del risultati di questa 1 lettori saran no dettagliatamente informati doma ni. Nessuna traccia dell'assassino. Del presunto assassino, la polizia non ha ancora la minima traccia. Dalla campagna giungono sovente al Capo della Polizia dispacci, i quali annunciano l'insuccesso di questa o quella indagine, in questo o quel po sto. Alcuni dispacci forniscono anche degli indizi, più 0 . risultato negativo ann ° :lVu 'o li Governatore Pardee sl * ft mente deciso a promettere d n« , a ‘ pensa di 256 dollari unp ,com ' Tortoricl ed altri 25(T del S D tati promessi dai Capo Sono dunque 500 dollari che verranno dati a chiunque ° arrestare, o fare arrestare L, ‘ ci, ove questo sia però Un suggerimento. Un italiano assai noto, di Guaitai su. 6 -" - —• ffSSS Il nostro corrispondente im»™, che si inizll una colletta, tra giu?, llani, onde raccogliere i fondi nem sari, per citare tali giornalisti adTn test case” nel quale essi dovranno provare le loro asserzioni e, non tendo provarle, dovranno ritirarle li suggerimento non è cattivo i quantunque l’attuazione de! mede simo non sembri cosi facile come n nostro corrispondente suppone Della protesta del Signor \i va , Udell, di cui abbiamo parlato nel no stro ultimo numero, diamo il testo in glese ed italiano in altra parte m giornale. La giornata di Rosa Tortorici. Rosa Tortorici. custodita dalie ma trone della Sezione deH’Hali of ju sttee, ha ricevuto ieri varie visite, non essendo pià così rigorosa la po lizia, nell’impedire che la Tortorici sia accostata da alcuno. Ed anzitutto la Tortorici fu visita ta dal suo avvocato, lo Spinetti, che ebbe con lei un colloquio e le diede ottime speranze. Il nostro cronista visitò quindi la povera donna e la trovò più rassere nata, constatando con piacere che due giornate di calma avevano avuto un eccellente effetto sul morale e sul fisico della donna. Essa sedeva presso l’ampia finestra del camerone, intenta a lavorare di uncinetto, mentre la piccola Ritte, correva su e giù per la stanza, sostan do ora presso la madre, ora presso la matrona, Mrs Condon, che sedeva 11 presso. Abbiamo chiesto a Mrs Tortorici se sapesse che la casa che il di lei marito aveva preso in affitto, dopo l’omicidio, fosse nella stesso edificio della casa di Sam Passafiume, al No. 1611 di via Powell. Essa rispose di no, ma che era situata alcune porte più in basso. Le chiedemmo se sapeva che il ma rito avesse passato qualche notte in quella casa, o nella casa di Passafiu me, ed essa rispose ancora di no. Queste nostre domande erano inte se ad accertare quanto vi fosse di ve ro nell’asserzione dei giornali ameri cani. 1 quali hanno dichiarato che il Passafiume aveva ospitato il Tortoli ci, dopo il delitto, nella sua casa al No. 1611 di via Powell. Più tardi lo stesso abbiamo chiesto al Passafiume, il quale ha negato. Abbiamo chiesto anche a Mrs Tor torici se non le ispirava alcun timore il fatto che II giorno dopo (oggi) es sa sarebbe probabilmente chiamata a testimoniare innanzi al Coroner. Essa rispose di no ed aggiunse che era pronta a dire la verità, < •>■ ne l'ha detta sempre. Prima di separarci dalia detenuta, essa ci ha chiesto notizie degli altri arrestati e si_ è ancora irmi volta di chiarata dolente per quanto essi han no dovuto soffrire, innocentemente. “Come ho detto che credevo col pevole mio marito — disse la Torto rici — cosi direi che ritengo gli alio colpevoli di complicità, se uou fossi persuasa della loro Innocenza”. ♦ * * II signor Bonino, proprietario del noto ristorante di via Commercial, ha accettato l’incarico da noi datogli di fornire di buoni cibi cucinati liana, Mrs. Tortorici. * * * Nella giornata Mrs. Tortorici ha ri cevuto la visita di vari© amiche, etn ie furono larghe di gentili parole e conforti. I PROCESSI A CARICO DI BRASI GLI© E DI TURCH ETTI. Nella Corte Superiore dei giudice Cook, è cominciato, ieri, il processo, per omicidio in primo grado a carico di Anzio Brasiglio, accusato dell o micidio di Giuseppe Brogardo perpe trato lo scorso 21 gennaio all angolo delle vie Francisco e Mason. L’aula della Corte era affollatissi ma di italiani, in* maggioranza meri dionali. L’avvocato Spinetti, difensor» dei Brasiglio, chiese ed ottenne il rinvio della causa al proesimo 21 aprile, nel qual giorno, 11 Brasiglio dovrà dichia rarsi colpevole o innocente. k ♦ * Nella Corte del giudice D«nne. comparve nuovamente ieri Elvlso Turchetll, accusato deJl’ucci**ione di tale Me Alllster, perpetrata la dello scorso Natale, all’angolo delie vie Pacific e Kearny. Furono interrogati alcuni tee; mo ni su circostanze di poco rilievo ‘!0P di che la causa fu aggiornata ■' ,10 ’ mani.