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GUERRA ITALO-AUSTRIACA r » ■■■■ Bollettino ufficiale compilato dallo Stato Maggiore Italiano G1VGXO, lìl — l.e truppe au striache I litico il nel tot e orientale sono state rinforzate «la «cossi con tingenti veuuti dalla Galizia. Altri rinforzi sarebbero in viaggio ver so «|itel settore. “L’attività del nemico, durante la giornata di ieri, è rimasta con finata a un lioinbacilaineuto conti nuo operato con I cannoni a lungo tiro. Durante la notte la fanteria austriaca ha tentati nuovi attacchi alle nostre posizioni a Piava, usan LE PRIME FUCILATE CONTRO GLI AUSTRIACI AL CONFINE Mentre romba il cannone - La prima fucilata di una guardia di finanza - Terre italiane libe rate - Le ultime ore di Cormons austriaca. CORMONS, 24 maggio. E' stato verso le due e mezzo di stanotte. Tacitamente, l'allarme è stato dato alle truppe eh'erano ac campate dinanzi al confine sinuoso, fra i campi e le prode dei fiumi — vicino ai paeselli e sulle strade pro vinciali bianche e polverose. Allarme silenzioso, di tenda in tenda, da accampamento ad accam pamento. Alle tre, tutti erano In or dine, pronti a marciare. E si mossero, in lunghe file, i ber saglieri nudaci e snelli, i fucilieri baldanzosi e forti. DI lontano, sulle vie maestro s udiva il rotolar dei carriaggi d'artiglieria, e l'ansare dei “camions" automobili, e lo scapi tare sordo e cadenzato — rumor di treno a distanza — delia cavalleria. la prima fucilala Ma glil un incidente era avvenu'o: il primo colpo di fucile era stato s.i a rato dalla guardia di finanza Del l'Acqua; la quale, avendo scorto, nella foschia della notte, ormai alta, un'ombra avvicinarsi, cauta, al pon te sull'Judrlo, e curvarsi in attitudi ne sospetta, aveva freddato con un colpo di moschetto l'austriaco che cercava di dar fuoco alla mina. D'un tratto, dalla parte di Clvida le (l'alba spuntava di già. di là dal le colline, in un chiaror di rosa be ne augurante della giornata i si A u dito un rombo dì cannone: poi un al tro: poi ancora e ancora. Venivano, i rombi, gravi, sordi, quasi brontolìi di tuono in un'afa d’estate. E. subito dopo, con un im- I>eto magnifico, si son viste le nostre truppe slanciarsi, di qua, di là, può dando l'.ludrio, passandolo sui ponti, Inerpicandosi sulle pendici verdeg gianti. Apparivano, sparivano. F II vento portava ancora alle orecchie ansiose, rumor di tuoni lontani, « crepitio di moschetti fitti, secchi, in sistenti, rabbiosi. All’osteria deir“Armistizio” Dall'osteria dell’ "Armistizio" — dinanzi a cui la mia automobile -'e ra fermata — per una sosta che di venta, per lei, definitiva — poco si poteva scorgere, dello andamento dell'avanzata. E' stalo necessario spingersi, di fianco, tino a San Giovanni, dove giungiamo mentre vi trasportano il primo leggero ferito italiano, e SI primo prigioniero austriaco. 11 ferito è un fantaccino. Adagia to nel furgone dell'ambulanza, il soldato — che ha ricevuto un colpo di moschetto — appare assai solle vato. Ha già avuto, or ora, le prime medicazioni. E' tranquillo e guarirà. Il prigioniero, invece era uuo gen darme austriaco. Lo tediamo men tre entra nella caserma della finan . fra due carabinieri che vestono la divisa grigio-verde. I*V un uomo pin gue, dall'aspetto pacifico e rassegna to. Do interrogo. Si chiama Granititi Leonardo, friulano, della Laudatami, aggregato alla gendarmeria: Dichia ra di essersi arreso alla finanza di Mediuzza. mentre incominciava Da zione italiana contro Medea. — Mi son italiano! — esclama. R se ne va, disarmaio. fra i carabinie ri, a raggiungere la sua destinazione. Un aereopiano austriaco abbattuto Da Sau Giovanni all'Judrio A una stesa di trincee, di carriagi, di ca mlons (It ila Croce Rossa, di convogli. Qua A là. sui cigli dei campi, die tro i reticolati, fra le boscaglie, bat taglioni dello guardie di finanza mo bilitata. Alla stazione, due ufficiali mi in terrogano. E poiché essi hanno assi stito alla prima fase dell'azione, nar rano. La frontiera A slata violata prima delle ore ti. Verso le 9, la bandiera i taliana sventolava sul campanile del la chiesina di S. Giorgio di Braz/.«no. Alle 9,30 un aereoplano austrìaco - dei cinque che si sa essere all'hau gar fra Sagrado e Gorizia - si A leva to dietro ai monti verso di noi. K alluse vTota una cosa mera vigliosa. Da una batteria da campa gna sono partiti due colpi: due soli. Al primo, nulla. Al secondo, una gran flemma ha guizzato fuor del motore dilaniato. Si A potuto scor ger l'apparecchio ondeggiare, mot ilo anclie granale a mano. Ma tul li i loro attacchi sono stati respin ti. Nel settore deH'I.sonzo meridio nale abbiamo maggiormente raf forzale 1,, nostre posizioni. L'alla gamento della zona in cui «'• il ca nale «li Monfah«ine continua a in- Icalciare in linaio assai serio le nostro operazioni, sebbene l'acqua venga ritirandosi sensibilmente. Un aereiiplauo ha gettate delle bombo sulle nostre |a>si/.ioui senza causare alcun grave danno'’. ter la prora a terra, e precipitar giù, fra le vampe, sfracellandosi a poca distanza dal confine italiano. Terre italiane libere Il ponte. La macchina si ferma. E' impossi bile proseguire. Si sa. di certo, che ci son due fornelli di mine, ohe an cora non sono stati individuati. A vanzare vorrebbe dire garanzia asso luta di saltar per aria. — E capirà — aggiunge il -apo stazione con aria di comica gravità — non è tanto per me, nè per lei. Ma per la locomotiva. . . Rispettiamo gli scrupoli del de gno funzionarlo , e avanti. Avanti oltre il confine, dove la pietra divisoria, divelta, e il casotto doganale sfondato, e da cui è stato strappalo lo stemma austriaco —- di cono che 1 nostri soldati, passando, hanno voluto che dalle stesse case inanimate venisse la testimonianza della presa di possesso italiana. Si è, ormai, in piena scena di mo vimento. (Mungono, su per le vie polverose, batterle e batterie d'arti glieria da rapagna. Passa, intanto, sullo stradone di Cormòns, un carro trainato da buoi. Donne, bimbi, bagagli, alla rinfusa, sono sul carro. E dietro, marciando sull'orlo della via, alcuni uomini. — Italiani? — Italiani. — Gitali notizie? — Buone notizie! — Da dove venite? Le ultime ore di Gormons austriaca l’ariano tutti in una volta. Sono i talluni die rimpatriano all'ultimo momento, mentre già tutta la linea, da l’orlo Buso a Tolmino, è investi ta da un uragano di ferro e di Cuoco. Sono certi Scoprano, Pasqua.lui, Polli, Favilli: romani e senesi, che tornano in patria dopo aver laica to, come tecnici, contabili, ecc., alla Società delle forze idrauliche della Dalmazia, E v'è un certo Colpi, di Asiago, che vieti da Vienna, dove un chilo - granulia di carne costa lì corone - e Il pane assume, sempre di piè. una spiccata rassomiglianza col fango delle strade. Raccontano: Siamo arrivati a Cormòns iersera verso le 1». Cera, nel paese, un gran fermento. Si te meva da un momento all'altro che gli italiani attaccassero. Ma — vera mente -— noi non siamo stati mal trattati, come quelli che cl hanno preceduto nella fuga. Verso le 2 1. però, ,-i è visto il capo stazione correre, seguito dai suoi im piegati, rompere i fili del telefono e del telegrafo, spezzare gli scambi e portar via, frettolosamente, 1 dena ri della cassatone. Cerano due locomotive sotto pres sione da molti giorni, a Cormòns. (Ili impiegati vi sono saliti tutti, insie me agli altri funzionari governativi di Cormòns; e via a tutta velocitò verso Gorizia. La irruzione in Gormons Cormòns è rimasta attonita. Che avveniva? Stava dunque per pronun ciarsi un attacco nella nottata? Dal municipio sono usciti quattro o cinque uomini cou un bracciale che li consacrava guardie provviso rie, delegate a tutela debordine pùb blico. E cosi abbiamo passato ia not te, trepidando sotto la guardia... della guardia civica, mentre gli abi tanti. lappati nelle case, ogni Unto tacevano capolino dalle finestr , e pnordavan le strade, ritirandosi su bito appena sentivano uno scalpitio di passi o l'innocente colpo di tosse d'uno di noi. Ma, ci iva le 6.10, abbiamo visto passare per la piazza Locateli! una pattuglia di esploratori austriaci. E rano otto, al comando di un temute. Danno sostato un momento, e poi son partiti a gran corsa, verso (lori zia Gli altri s erali già ritirati. Un minuto dopo gli italiani face vano irruzione In paese. Tie uomini e un caporale 1 prlm.1 a giungere in piazza sono stati tre nomini o un caporale. Erano una pattuglia di fanteria ohe proce deva, fucile imbracciato, a passi le sti e sicuri. E ci ha fatto ima tale impressione la vista di quei soldati italiani, là dove un istante prima a vevamo scortato gli odiati “pento lini austriaci, che siamo rimasti un po' senza pronunciare parola. Poi siamo corsi tutti intorbo ai soldati, gridando: — Viva l'Italia! In quel momento l’ufficio postale J stato evacualo, il titolare de'.t'uf flcio, salito su un carro, si è dilegua to per la campagna retrostante. V Cormòns ogni ufficio austriaco era chiuso. Allora si è visto avanzare al pic colo trotto un ufficiale di cavalleria italiano, seguito dal suoi soldati. A veva il revolver in pugno. Si è fatto fin sotto al municipio, da dove sono usciti alcuni uomini, ohe hanno par lamentato conlui. l ! n istante appres so la bandiera tricolore sventolata al palazzo dellormai decaduto Pode stà, e il cav. tPelosini, giunto poco dopo con un generale, inalberava il tricolore sul suo splendido palazzo dove si installava con le funzioni di Commissario straordinario. Abbiamo salutato i nostri conna zionali, che riprendevano la strada, lentamente, dietro il carro cigolan te ad ogni tardo passo dei buoi. E, in pochi passi, siamo arrivati a Cor mòns. Gormons Italiana! Cormòns: con l'accento sull o, da “Cormontlum’’ e non Cormòns, alla tedesca. Lì stazione è devastata. Ve tri rotti, porte sfondate, mobilio scomparso. Non più bilancio, macchi ne diverse, ordegni di servizio: una rovina, uu grande acciottolio di cri stalli in frantumi e di metalli stron cati, che mostrano le ferite lucenti dove li raggiunse e li dlveise la fu ria del popolo. Perché questa stazione è stata così conciata dal popolo, nei brevi istanti interceduti fra la fuga della guarni gione austriaca e il rapido avanzarsi, delle truppe italiane. Ma se la stazione è devastata, il paese é in festa. Tutto il popolo è fuori. Tutte le case dove è stato pos sibile fabbricare una bandiera, han no il tricolore. Le donne sciamano per le vie, attorno ai soldati che hanno fatto i fasci delle armi, e ri dono e interpellano, graziose e insi nuanti. E' andata così. In questi giorni i gendarmi austriaci avevano sparso voci sinistre, in paese. Avevano detto ohe gli italiani avrebbero saccheg giato tutto, avrebbero messo a fuoco ogni cosa: e alle donne specialmente avevano assicurato che gli ascari si sarebbero mostrati. . . imrticoiarmen te intraprendenti. Sicché, quando il cannone ha in cominciato a rombare, e sulle ali del vento il crepitio rabbioso della fuci leria è venuto a dar l'annuncio della avanzata incominciata, i poveri cor monegi si son rinchiusi nelle case, aspettandosi da un momento all'al tro che gli ascari dessero prova del la loro minacciata intraprendenza. Ma quando, passate le prime pat tuglie, occupato il paese dall'arti glieria e dalla fanteria, i cormouesi hanno veduto che i soldati si mostra vano cortesi e buoni; e che le pro prietà degli austriaci e le donne df gli austriaci venivano rispettate co me lo donno e le proprietà degli ita liani — allora, plano plano, una do po l'altra tutte le porte si sono ria perte. I n negoziante di stoffe, che aveva alcune pezze di lana rossa, e bianca, in magazzino — o per... combina zione — un po’ dì stoffa verde a ca sa, ha improvvisato delle bandiere. K' poco dopo, il tricolore ha inco minciato a sventolar in molti luoghi. Ora lo donne circondano i solda ti. offrono loro acqua, vino, cartoli ne illustrate, li paese è in festa. La conquista italiana avviene fra il com penso e la gioia delle popolazioni li berato. CADORNA. mm PRESTA 50 MILIONI DI DOLLARI ALLA FRANGIA (Dispaccio loo> ■NEW VOiHK, 23 — La ditta ban caria J. P. Morgan farà un prestito di 30 milioni di dollari alla Banca Rothschikls di Parigi. Questa agireb be per conto del Governo francese, della Banca di Francia e di un Sinda cato bancario. Il prestito sarà fatto per un anno e l'interesse da pagarsi non sarà supe riore al 5 per cento. Gran parte di questi óo milioni di dollari saranno spesi in America per pagare quanto la Francia ha comperato o compera negli Stali filiti da quando scoppiò la guerra. IL RICHIAMO DEI RISERVISTI BULGARI <T>lspa«'clu tri egra, flou) GINEVRA, 23 i riservisti bul gari, che sono in Isvizzera, hanno ri cevuto l'ordine di tenersi pronti per far ritorno in patria appena ne saran no avvertiti. ANDREA SI.AVICH IVAN SLAVICH GOLDEN STATE COOPERAGE CO. A. SLAVICH A SOX Negozianti e fabbricalo!*! d'ogni genere di vecchi e nuovi NOI Facciamo Compriamo Vendiamo Ripariamo 70 i Sansomc St. MAKE WE BUY sm RtPAIR Phone: Kearny 3040 BARILI BOTTI TINI San Francisco le» a Ionie may «.. Prohlbltlon. So leCa all stick rlur toarthrr, Ifa «ho «runa way tu so. And stand righi up and crj— It a a aure nay to brina Perditi©* **lt'a a long, long nv to Prohlhltlon To thè greatrat state 1 hnoir. And we*ll nevrr go fry*>. L’ITALIA, &AN FRANCISCO, CAL. GIOVEDÌ’, 24 GIUGNO 1915 A. G. BAXTI. LANSING NOMINATO SEGRETA RIO DI STATO miapMdo itltpallM) WASHINGTON, 23 — 11 Presiden te Wilson ha firmata la nomina di Segretario di Stato di Robert Lansing il quale ne reggeva i'interim da quan do Bryan dette le dimissioni a causa della seconda Nota mandata dagli Stati Uniti alla Germania. Robert Lansing ha 50 anni ed é na to a Watertown, N. Y. ed è nipote dell'ex-segretario di Plato John W Poster. Incominciò la carriera diplomatica nel 1892. allorché fece parte come av vocato degli Stati Uniti dell'arbitrato dei Mare di Bering. Egli si laureò in legge nella Uni versità di Amherst nel 1889. LE VITTIME 01 UN RAID DEGLI ZEPPELINS (Dispaccio lel«r«(loo) MONTREAL, 23 — Lettere qui giunte dallTn.ghilterra dicono ch e de gli Zeppelin bombardarono, due set timane or sono, Unii uccidendo oltre 100 persone e cagionando gravissimi danni. UNA PANZANA STUPIDA E TEDESCA (Dispaccio tdcKrnflco) BERLINO. 23 — L'Italia ha pro posto all'Austria che questa ritiri len tamente le proprie truppe dal terri torio che aveva offerto già corno com penso della neutralità italiana. Qua lora a Vienna si cedesse alla richie sta cesserebbero le ostilità coll’Italia. La quale sarebbe stata spinta a que sto temendo lo scoppio della rivolu zione! UN TELEGRAMMA DI RE VITTO RIO ALLA FAMIGLIA ROMA, 21. — Alle principesse, ohe chiedevano conto dove si trovas se il padre, la Regina Elena aveva fatto credere che si trovava in viag gio. Ieri la principessina maggiore volle di suo pugno scrivere un tele gramma, nel quale lo pregava che tornasse subito. 11 telegramma fu spedito, ed il Re rispose nel seguen ti termini: “Il mio pensiero è sempre con la mia famiglia, ma ritornerò soltanto quando le aspirazioni dell'Italia sa ranno realizzate ed il tricolore sven tolerà su tutte le terre irre dente". L’on. Luciani vuole arruolarsi ROMA. — L'on. Luciani, sebbene esente da ogni obbligo di leva, non apitena terminata la seduta storica della Camera, inviò regolare doman da al Ministro della Guerra per esse re assunto in qualunque servizio ine rente alle operazioni militari, anche, occorrendo, come semplice soldato. The Albert S. Saimiels Co. SOR Market St. f Ticino alla 5.a «t. San I-Iranelseo, Cai. 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Conrad si ap prende ora che gli austriaci fondava no tutte le ioro speranze su di un improvviso colpo di mano in quella regione, ma con rapidi movimenti che furono istantaneamente corona ti da successo, gl Italiani sventarono quei piani ed ora occupano tutti i punti strategici presso Malhorghotto. all'ovest di Tarvis e in vicinanza di Predii e di Tolmino. Fu per questi valichi che l'esercito di Napoleone penetrò in Austria. Gl'Italiani furo no egualmente fortunati a Freikofel dove le truppe alpine sono ora fer mamente stabilite e dove esse han no respinto vari disperati attacchi. Freikofel è la chiave dell’altipia no di Zeglin e Plaecken. Non una so ia di queste alture e di questi vali chi, considerati come essenziali, re sta ora in potere degli austriaci. Questo successo degl'italiani è do vuto all'ammirevole direzione del Generale in comando, Gl'Italiani ten gono ora la chiave delle valli di Car so, Vài Degna, Val Grande, Val Pic cola, Valentina e Pontehba. Le ferrovie in Tripolitania R(OMA, — E' stato inaugurato In Tripoli, un altro breve tronco ferro viario Zavia Sorman, di circa 16 chi lometri. Esso rappresenta un’altra tappa della via ferrata costiera in costruzione, che, alla fine di giugno, al più tardi, metterà in diretta co municazione Tripoli e Zuara. Alla cerimonia dell'inaugurazione 'nlervennero il Governatore, le au torità civili del Kazà e i vari capi in digeni delle vicine “Cabile.'’ L ITALIA, 118 Columbua Ave., San Francisco O Favorito spedirmi una Maiipa del le dimensioni di 18x24 Incbch Accluso troverete lOc. * o * c iP NOME COGNOME « v> PAESE & . (V AH* 0 * V ' s' , \V Av \>v .1 >' a VA c '* v' y<* lttalìa 118 Columbus Ave. \ San Francisco, Cai. \ Favorite spedirmi \ una Mappa formato gran de (3 piedi per 4). 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X contratti, conclusi finora, ammontano a circa un mi liardo e 500 milioni di dollari, ossìa APPROFITTATE DI QUESTI PREZZI BASSI PER ANDARE All'EST I biglietti sono valevoli sui treni “Limited" come pure sui Treni “Express" Vagoni Letto 1 migliori Vagoni ristorante in America Diritto <li fermate facoltative nel viaggio (li ritorno I\ VENDITA 23, 24 Giugno 2, 3, 3, M. t4. 13, 23, 24, 26, 27 Luglio 4, 5, 13, 14 Agosto Biglietto di andiila e ritorno Tini timo re lio*ton Chicago Coloritilo Sprinti* Dalia* Denver Duluth Honnton Kansas City MemphiN Mlnncapoli* Montreal .\ew Orlca iim Kew York l'h llHllclpl.il. Huebec SI. Conili Sf. Paul Toronto Washington e«l altre locali!A * ms.no 112.70 72.50 55.00 «2.50 55.00 *0.00 02.50 «0.00 70.00 7::.»o 110.70 70.00 110.70 110.70 120.50 70.00 7:1.00 VN.S0 ios.no 9110.70 fino a Xi*w York - E* huono per un viaggio ila New Orini un k N«W York per via «Iella Southern Pacific Atlantic s. s. \ ìiU . e comprcntlc letto e pranzi a Borilo Andata Limite 15 giorni l“er il ritorno vi è un limite di tre mesi dal giorno di vendita, peiu non più tardi del 31 Ottobre, 1015 SOUTHERN PACIFIC LA LINEA DELL’ESPOSIZIONE fette miliardi e m,.„, 7o00 milioni di lire an ne La maggior parte nazioni sono state ' '"'di grandi ditte degli St; , ■., ; giand e Pennsylvan., K "- compagnie minori. da La Bridgeport Arni i quella che ha ricevi,,, Pi* forti, e cioè per , 168 milioni di (lolla " r - di parte dell’Inghilterra' v re da scia ia Bethlehem S la General Electric c, tivamenle con 150 mi , Moni di dollari di ordì Anche la Baldivin ; di Filadelfia ricevi russo un ordine d imr l’ammontare di s .niiiu, Come è noto anche l’Italia . cospicui acquisti negli s !; , ? specialmente in frumenti me. munizioni scarpe ,, ra ’ L/XTALIA « u mommo ~ ed accreditato della Costa del co. Leggete «empre le ultime « * reumi! notiate <1*11% P%trl% ntf *